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PITTORI: Anonimo frescante

Madonna della cintura con Agostino e santi

Madonna della cintura con Agostino e santi

 

 

ANONIMO FRESCANTE

1650-1680

Pasturo, chiesa di San Giacomo Apostolo

 

Madonna della cintura con Agostino e santi

 

 

 

Questo interessante affresco legato alla devozione alla Madonna della Cintura si trova nella chiesa di San Giacomo apostolo a Pasturo. La chiesa, a motivo della particolare devozione mariana che vi si pratica è nota anche popolarmente con il titolo di chiesa della Madonna della Cintura.

L'affresco presenta come figura centrale la Vergine con in braccio il bambino che offre la cintura ad Agostino, vestito da vescovo, e altri santi agostiniani. Ritta in piedi è raffigurata con ogni probabilità anche santa Monica.

Questa chiesa si presenta a una sola navata con due altari laterali. Al suo interno spiccano, per importanza artistica di straordinaria attrattiva, le decorazioni a stucco di Giovanni Domenico Aliprandi. Questo artista era originario della Val Taleggio e lavorò a lungo anche a Venezia. Ha realizzato gli stucchi nel periodo che va dal 1670 al 1673. L'attuale splendida conservazione è dovuta al lavoro di ripristino delle fattezze originarie grazie al restauro eseguito dal cremonese Luigi Garoli dal 1978 al 1980. Sulla parete di fondo che riprende, dopo l'interruzione delle volte bianche della navata, il tripudio decorativo della volta dell'altare maggiore, si sviluppa il cartiglio con la data d'inizio lavori.

Sulla volta dell'altare maggiore si ammirano cinque affreschi, di autore ignoto, incorniciati fra cordonature di ricchi fregi. La narrazione pittorica presenta i soggetti seguenti: l'Assunzione della Madonna in Cielo, al centro, e attorno la Natività e l'Adorazione dei Magi (datata 1681), la fuga della Sacra Famiglia in Egitto e l'esaltazione della Vergine coronata Regina dei Santi. Sull'altare di sinistra si può ammirare una splendida pala seicentesca opera di Aloysius Realis, che si dichiara «fiorentino», che raffigura l'Immacolata con i Santi Anna, Carlo, Antonio da Padova e Agnese. Sempre dello stesso pittore, sulla parete destra, si conserva una Madonna col Bambino e i Santi Andrea e Pietro Martire.

La tela che raffigura la Madonna della Cintura con i Santi Monica, Agostino e Ambrogio si trova sulla parete sinistra e, opera di un ignoto pittore, risale alla seconda metà del Seicento.

 

Il nome di santuario della Madonna della Cintura deriva, come ebbe a scrivere lo storico Eugenio Cazzani, dalla «tipica devozione alla Madonna diffusa dagli Agostiniani, che fiorì a Pasturo verso la metà del Seicento. L'8 settembre 1673 mons. Salatino trovandosi in parrocchia per la visita regionale, benedisse il quadro collocato sull'altare maggiore, raffigurante la Madonna della Cintura con ai suoi piedi i Santi Agostino e Rocco. Nel 1886 detto quadro fu sostituito con una statua benedetta, l'1 settembre di quell'anno, da mons. Federico Mascaretti, vescovo titolare di Zama. La statua fu incoronata il 5 settembre 1965 dal vescovo Ambrogio Galbiati". La devozione alla Madonna cosiddetta della Cintura ha una origine leggendaria che viene così descritta da Cazzani: «Santa Monica, madre di Sant'Agostino, rimasta vedova, risoluta di imitare la Vergine anche nell'abito, la pregò di farle conoscere come vestisse dopo l'ascensione al Cielo del suo Divin Figliuolo. Maria le apparve con una veste assai dimessa, stretta ai fianchi da una cintura di pelle, che porse a Santa Monica con raccomandazione di sempre portarla, e d'insinuare tale pratica, simbolo di penitenza, a tutti i fedeli bramosi del suo patrocinio. A questa devozione i pontefici accordarono la partecipazione dei beni spirituali che sono propri dell'ordine di Sant'Agostino».

A Pasturo tale devozione si sviluppò verso il 1660. Secondo il parroco don Tullio Vitali, promotore dei restauri interni del tempio, la devozione alla Madonna sarebbe approdata a Pasturo dal Cantello di Concenedo. Qui era sorto, unico in Valsassina, il monastero delle monache agostiniane di sant'Antonio Abate, fondato come Hospitale dalla venerabile Guarisca Arrigoni, valsassinese. Secondo la sua congettura è probabile che un monaco agostiniano addetto al servizio del Cantello abbia propagato tale devozione, L'annuale festa della madonna della Cintura si celebra la prima domenica di settembre. La statua della Madonna della Cintura, donata da Dionigi Doniselli nel 1886, viene esposta in trono e poi portata in processione per le strade del paese.