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PITTORI: Astolfo Petrazzi

Agostino colpito dall'amore di Cristo di Astolfo Petrazzi nella chiesa di sant'Agostino a Prato

Agostino colpito dall'amore di Cristo

 

 

ASTOLFO PETRAZZI

1638

Prato, chiesa di sant'Agostino

 

Cristo scaglia una freccia a S. Agostino ed altri sei santi

 

 

 

Sul terzo altare della chiesa di sant'Agostino a Prato si trova la tela con Cristo che scaglia frecce, sant'Agostino e altri sei santi, firmata e datata 1638 dal pittore senese Astolfo Petrazzi, allievo del Vanni a cui si richiamano il patetismo e la pittura morbida e sfumata della parete superiore.

Agostino, vestito da vescovo, ma con indosso la tunica nera dei monaci agostiniani, ha un viso teso e rivolto alla figura del Cristo che dall'alto guarda anche gli altri santi dell'Ordine agostiniano. Agostino ha nella mano destra un rosso cuore trafitto da uno dei dardi che il Cristo sta lanciando verso i suoi fedeli religiosi.

 

Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza. E vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione, l'uomo che si porta dietro la sua morte, che si porta dietro la testimonianza del suo peccato, e della tua resistenza ai superbi: eppure vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione. Tu lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché per te ci hai fatti e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. Di questo, mio Signore, concedimi intelligenza e conoscenza.

AGOSTINO, Confessioni, 1, 1, 1

 

 

Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sageiitaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanciatum Augustini cor fuisse.

CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S.R.E. doctoris vita   (Anversa 1616)