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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro di PloévenPITTORI: Maestro di Ploéven
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI PLOEVEN
1660
Ploéven, chiesa di Saint-Méen
Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
Il vestibolo della chiesa di Saint-Méen a Ploéven nel dipartimento del Finistère ha il soffitto ligneo dipinto con le raffigurazioni dei Padri della Chiesa. Fra questi troviamo la immagine di sant'Agostino. Si tratta di una rappresentazione ingenua, sproporzionata nelle forme e nelle dimensioni, ma che comunque riesce a rendere con efficacia le caratteristiche del santo.
Agostino è dipinto nelle sue vesti episcopali con tutti gli attributi della sua dignità ecclesiale. In testa porta una curiosa mitra avvolta dal nimbo dei santi, da dove si sprigionano numerosi fasci o raggi di luce. Con la mano destra impugna un semplice bastone pastorale con la punta ricurva deliziosamente elaborata. Con l'altra mano, anch'essa inguantata, regge un cuore fiammante. Alla base del dipinto, che incorniciato fra due colonne e un arco di volta classicheggianti, si trova la scritta Sancte Augustine.
Il volto del santo ha un aspetto di persona matura con una elegante barba e baffi grigiastri. L'espressione del viso è bonaria ed è rivolta ai fedeli.
La chiesa parrocchiale di san Méen ha una forma rettangolare e fu fondata a metà Cinquecento. Sulla parete del lato nord si scopre l'iscrizione "1634, Hémon fabricien" che si riferisce a una probabile ristrutturazione dell'edificio. All'interno della chiesa un pilastro porta la data 1574. La sagrestia è stata realizzata nel 1680 dal rettore Moënan. Il campanile fu colpito da un fulmine nel 1735. Spezzata dalla caduta di pietre, la campana fu rifusa lo stesso anno a Brest. Abbattuto una seconda volta da una tempesta, il campanile fu ricostruito al tempo del rettore Souètre nel 1893, sotto la direzione del canonico Abgrall architetto. All'interno la chiesa si presenta a tre navate, separate da due file di colonne senza capitelli, di cui alcune sono rotonde, altre ottagonali. Le campate, di larghezza disuguale, si presentano talora appuntite e altre volte semicircolari. Varie e numerose sono le statue sul lato del vangelo e nel coro. La statua della Beata Vergine presenta sulla base modanata questa iscrizione in lettere gotiche: MARIA: MATER: GRATIE: TU: NOS: AB; OSPITE: PROTETTO - M. V CC XLVII. Questa statua risale quindi al 1547. Dal lato dell'epistola è presente una grande statua di san Méen, patrono della parrocchia. È raffigurato con un ricco piviale, mitra e pastorale. Nella mano sinistra tiene un libro mentre ai suoi piedi giace un drago furioso. In una cappella, annessa al lato sud della chiesa, si trova, sopra l'altare, una Vergine in gesso, con Gesù Bambino. Sul lato dell'epistola san Giovanni Battista porta tra le mani un agnello e, sul lato del Vangelo, su un piedistallo troviamo san Corentin con un piviale.
Con la mano destra benedice mentre nella mano sinistra ha una chiave e con l'avambraccio sinistro preme il pesce contro il petto. Sui pannelli del coro sono dipinte otto scene della Passione, dallo stile originale che sembrano risalire al XVI secolo. Le scene rappresentano la flagellazione, la coronazione di spine, la condanna a morte, la salita al Calvario, Nostro Signore sulla croce, la discesa dalla croce, la sepoltura e la risurrezione. Non si vedono più sui pannelli del coro le teste di angeli né i simboli di Luigi XIV, probabilmente cancellati intorno al 1830. Anche sul fonte battesimale non si vedono più gli evangelisti che pure vi erano rappresentati. Sui pannelli del lato sud del portico sono dipinti i quattro grandi dottori d'Occidente: San Girolamo, Sant'Ambrogio, Sant'Agostino e San Gregorio Magno. Sopra i primi due leggiamo: Madre YVES: SOLIEC: R: S: LE QUERR: F. LAN. 1660. Yves Soliec era originario di Pluguffan, dove fu sacerdote e parroco. Divenuto rettore di Ploéven, andava spesso a Pluguffan per celebrare battesimi, matrimoni e funerali. I suoi genitori vivevano a Kernizien in una casa che porta ancora la data del 1592. La chiesa di Ploéven conserva un bel calice d'argento dorato, probabilmente del XVII secolo, e diverse croci astile, tra cui una dorata. Il perdono di saint Méen avviene la domenica della Trinità.
Situata nel cuore del villaggio, la chiesa e il suo notevole Calvario sono dedicati a san Méen, un discepolo di Sansone e considerato guaritore delle malattie cerebrali.