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Agostino consegna la regola ai monaci
MAESTRO DI PRAGLIA
1640-1660
Praglia, Abbazia di S. Maria Assunta
Agostino consegna la regola ai monaci
Il dipinto, che è conservato a Praglia, un borgo prossimo a Padova, raffigura l'episodio della consegna della Regola ai monaci da parte dello stesso Agostino.
L'episodio della consegna della regola ai frati agostiniani è un elemento diffuso nella iconografia agostiniana già a partire dai codici miniati del XIII secolo e fa seguito alla istituzione dell'Ordine agostiniano nel 1256. La consegna ha un valore altamente simbolico in quanto vuole esprimere la diretta dipendenza degli agostiniani da Agostino. L'Ordine agostiniano sarebbe, secondo questa concezione, il naturale prolungamento dell'esperienza monastica inaugurata da Agostino in Africa.
Alcuni studiosi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona. La Consensoria monachorum, invece, è stata attribuita ad un anonimo autore dell'ultimo periodo della letteratura visigotica in Galizia e scritta tra il 650 e il 711.
L'Ordo monasterii pur restando nella tradizione della vita agostiniana un documento di riferimento venerando, non è stato più attribuito ad Agostino già dalla critica rinascimentale.
Sulla data di stesura della Regula ad servos Dei ci sono diverse opinioni: una prima teoria indica come data probabile il 391, più o meno in coincidenza con la fondazione del primo monastero d'Ippona, il monastero dei laici; una seconda teoria indica il 400 in coincidenza con il De opere monachorum; una terza sposta la data addirittura fino al 427-428, dopo il De correptione et gratia, in coincidenza con la controversia sulla grazia sorta nel monastero di Adrumeto. La maggioranza degli studiosi, però, pensa sia stata scritta intorno al 400.
L'Abbazia di Praglia è sorta ai piedi dei colli Euganei e venne fondata tra l'XI e il XII secolo. Ll'insediamento rimase dipendenza dell'Abbazia di S. Benedetto in Polirone fino al 1304. Solo con gli inizi del XIV secolo la comunità di Praglia divenne autonoma con un proprio un Abate. Nel 1448 passò sotto la giurisdizione della chiesa di Santa Giustina e aderì alla riforma monastica benedettina. Nel 1490 i benedettini vi aggiunsero la "chiesa dell'Assunta", realizzata su disegno di Tullio Lombardo. La struttura fu poi radicalmente trasformata da Andrea Moroni. All'interno della chiesa dell'Assunta, edificata nel 1490-1495, si trovano dipinti di scuola veneta cinquecenteschi. L'Abbazia venne soppressa in età napoleonica del 1810, ma già nel 1834 i monaci rientrarono nel monastero fino al 1867 quando lo Stato Italiano soppresse tutte le corporazioni religiose.