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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Diego Quispe TitoPITTORI: Diego Quispe Tito
Agostino nel suo studio
DIEGO QUISPE TITO
1634-1640
Cuzco, chiesa di san Sebastiano
Agostino nel suo studio
Diego Quispe Tito è l'autore di questa raffigurazione di sant'Agostino. L'opera, realizzata a olio su tela, data al periodo 1634-1640 ed è conservata nella chiesa di san Sebastiano a Cusco in Perù. I suoi lavori risentono dello stile del manierismo spagnolo e della pittura fiamminga, che rendono Diego Quispe Tito uno dei più grandi esponenti dell'era barocca andina di San Sebastián. Fu l'unico pittore indigeno che venne portato in Vaticano per conoscere le opere di Raffaello, Michelangelo e Leonardo Da Vinci. Dopo l'incendio della chiesa di San Sebastiano nel 2016, è andato perso gran parte del suo lavoro, con il quale aveva decorato la bellissima chiesa coloniale. In questo dipinto Quispe raffigura Agostino pensoso nel suo studio mentre tiene fra le mani un libro. Indossa il piviale episcopale, ma sotto si intravede la tunica nera dei monaci agostiniani. Sul tavolo con una tovaglia rossa, sono disposti alcuni libri, un altro lo regge in alto con le mani un giovane fanciullo angelo. Il volto del santo è di persona matura, con una folta barba. Con la mano destra trattiene il bastone pastorale, mentre la mitra è sorretta dalle mani di un angioletto. La scritta a sinistra S. AVGVSTINVS specifica chiaramente di quale santo si sta parlando.
La chiesa di San Sebastiano, è una costruzione coloniale, che iniziò a essere costruito a metà del 1560. Venne completata
nel 1799 e presenta una facciata simile alla cattedrale di Cusco. Inizialmente la chiesa fu creata come parrocchia per gli indiani. L'ultima modifica di questo edificio risale all'anno 1950, dopo che un terremoto aveva colpito questo luogo. Oggi la chiesa di San Sebastiano si caratterizza la presenza di una pianta a croce latina a tre navate. La sua facciata è abbastanza simile a quella della cattedrale di Cusco. La copertura dell'edificio è in pietra, pratica che viene considerata espressione del cadente barocco di Cusco. La sua facciata si distingue in tre corpi. Ogni corpo è costituito da colonne nei cui spazi intermedi sono presenti nicchie ornamentali. Nel secondo corpo è possibile trovare lo scudo del vescovo Manuel de Mollinedo.
Diego Quispe Tito
Diego Quispe Tito nasce a Cusco nel 1611, peruviano di etnia quechua, da una famiglia della nobiltà inca. La sua attività si sviluppò principalmente nel distretto di San Sebastián. Il suo primo dipinto è un'Immacolata Concezione e risale al 1627, eseguita nello stile della scuola di Cusco. Si ritiene che Quispe Tito abbia conosciuto gli stili europei grazie al gesuita italiano Bernardo Bitti, che in quel periodo abitava a Cuzco. E' altresì probabile che abbia conosciuto Luis de Riaño, pittore esperto di Lima, che si era formato nella bottega di Angelino Medoro. Certamente nel suo lavoro fu influenzato da incisioni provenienti dalle Fiandre, come lo dimostra il suo lavoro più conosciuto, i Segni dello Zodiaco del 1681, conservato nella Cattedrale di Cusco, che copia un'incisione fiamminga. Una serie ulteriore venne prodotta da Quispe, sempre su modelli fiamminghi, con la raffigurazione di alcune scene della vita di Giovanni Battista che risalgono al 1663. Nel 1667 dipinse diverse scene della vita di Cristo che vennero mandate a Potosí. Quispe Tito morì a Cusco nel 1681.
Viene considerato uno degli esponenti più importanti della scuola di Cusco e punto di riferimento nella storia del vicereame di questa città. Molti dei suoi dipinti si trovano a San Sebastiano e in altre chiese di Cusco.