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Trionfo dell'Eucaristia
RAES JAN
1628
Madrid, Monastero de las Descalzas Reales
Trionfo dell'Eucaristia
Questo arazzo proviene dalla Collezione del Monastero de las Descalzas Reales di Madrid, che appartenne alla Infanta Isabella Clara Eugenia. L'opera risale al 1628 e il suo disegno riproduce abbastanza fedelmente una analoga opera su tela dipinta a olio che Rubens realizzò a Madrid per le monache della chiesa delle Salesas Reales. Il soggetto spagnolo appartiene ad una serie di tele con tema il trionfo dell'Eucarestia. Si tratta di uno degli incarichi più importanti ricevuti dall'artista. Pieter Paul Rubens dipinse la serie completa nel 1625. Rubens preparò i bozzetti, per un totale di quindici grandi arazzi tutti dedicati al Trionfo dell'Eucarestia, e destinati al convento madrileno delle Carmelitane Scalze su commissione dell'arciduchessa Isabella governatrice dei Paesi Bassi. Sei di queste realizzazioni si trovano al Museo del Prado.
Questo arazzo fa parte di una serie che celebrano il Trionfo dell'Eucaristia, fu tessuto dal laboratorio di Jan Raes utilizzando lana e seta. Le sue dimensioni cercano di riprodurre quelle dell'opera originale di Rubens e misurano 490 x 495 cm. L'arazzo fu realizzato a Bruxelles e porta l'iscrizione IAN.RAES.F. cioè Jan Raes fecit.
Il tema del Trionfo dell'Eucarestia o Trionfo della Chiesa fu affrontato da vari artisti, fra cui ricordiamo Raffaello nel 1509 e situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro Stanze Vaticane.
Su vari registri sono raffigurate la Chiesa militante, nella parte inferiore, e la Chiesa trionfante, in quella superiore. Il dipinto è dedicato quindi alla teologia, disciplina attraverso la quale l'anima può arrivare alla verità nel campo della fede.
Fra i personaggi che Rubens raffigurò troviamo i Dottori della Chiesa: Agostino si trova a destra con i paramenti episcopali, accanto ad Ambrogio e san Gregorio papa, riconoscibile per la tiara. All'estrema siniestra se ne sta in piedi Gerolamo che legge un libro. Nel registro superiore la colomba dello Spirito santo collega idealmente i due registri unendo il terreno con il divino. Gli altri personaggi raffigurati sono san Norberto fondatore dei Premostratensi e arcivescovo di Magdeburgo, san Tommaso d'Aquino teologo domenicano, detto il "Dottore angelico" e santa Chiara vergine e fondatrice dell'Ordine delle Clarisse.
Come insegna la teologia cattolica, presente è Gesù nel Sacramento, per dare, mistico Pane del Cielo, la vita superiore al nostro povero mondo, perpetuando il miracolo dei vergini e dei casti, il miracolo di chi non ha nulla e tutto possiede, i miracoli di quella fraterna carità, che tutti i mali e le offese sopporta con serena fortezza e nulla pensa di aver fatto fin che resta davanti a lei qualche rosa da compiere. Questi i prodigi dell'Eucaristia; che pertanto ci si rivela quale fu annunziata da Gesù nella sua grande promessa, realtà centrale della sua religione, della vita e della pietà cristiana, avendo egli sentenziato : « Se non mangerete la carne del Figliuolo dell'uomo e non berrete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna ed io lo risusciterà nell'ultimo giorno » (Io. 6, 53-54).
Jan Raes
Jan Raes detto il giovane, visse tra il 1574 e il 1651 e apparteneva ad una importante famiglia di arazzieri attivi a Bruxelles fra il XVI e il XVII secolo. Raes fu uno dei principali arazzieri fiamminghi della sua epoca. Nel Duomo di Cremona sono conservati 12 suoi grandiosi arazzi che rappresentano le Fatiche di Sansone che vennero concepite in piena Controriforma, per l'esigenza di addobbare il Duomo, nelle grandi solennità, con apparati che raccontassero storie bibliche e dessero valore agli spazi interni del tempio. L'autore dei cartoni fu Michiel Coxcie, pittore di Malines, allievo di Giorgio Vasari, che venne a contatto con Michelangelo e Raffaello e subì l'influenza di Giulio Romano.