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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Pedro de RaxisPITTORI: Pedro de Raxis
Battesimo di Agostino
PEDRO DE RAXIS
1601-1650
Granada, Museo di Belle Arti
Battesimo di Agostino
Il quadro ha per soggetto il battesimo di Agostíno e di suo figlio Adeodato - L'opera viene attribuita ad un anonimo pittore andaluso seicentesco, mad è alquanto probabile che sia stato realizzato nella bottega di Pedro de Raxis, in quanto ne ricalca lo stile.
Dipinto su tela il quadro, dallo stile manierista, si presenta delle dimensioni di 136 cm di altezza per 134 di larghezza.
Il centro della scena è il battistero rotondo su cui si affacciano Agostino e il giovane Adeodato, entrambi con vesti candide e in atteggiamento di preghiera.. Alle spalle di Agostino si erge la figura del vescovo Ambrogio che appoggia la sua mano sinistra sulla spalla di Agostino, mentre con la destra procede a versare l'acqua sacra sul suo capo.
Dietro di lui si intravede il volto di Monica, vestita da suora. Sulla sinistra, vicino ad Adeodato si nota la figura di Simoliciano, nelle sue vesti di monaco. Sullo sfondo, da corollario, appaiono numerosi personaggi, fedeli, cerimonieri, chierichetti che assistono all'evento.
Pedro de Raxis
Pittore e doratore nacque nel 1555, membro di una numerosa famiglia di artisti originari dell'Italia e con sede a Alcalá la Real. Pedro de Raxis il "giovane" era nipote del pittore cagliaritano Pedro Raxis il "vecchio". La sua formazione si completa nel laboratorio di famiglia del nonno, dove lavorava suo padre Melchorre e gli zii, Pietro, Nicola, Michele e Paolo, meglio noto come Pablo de Rojas, uno dei principali artisti della Scuola di scultura di Granada. Il laboratorio dei Raxis da Alcalá la Real estese la sua attività nelle città vicine e in particolare a Granada. In questa città nel 1579 Pedro sposò una figlia del pittore Juan de Orihuela. Tra i suoi primi lavori troviamo l'esecuzione delle pitture e dorature della Pala d'altare principale della Chiesa dell'Assunzione di Priego a Córdova. Dal 1585 ottiene numerose commissioni: il Retablo di Santa María di Alcaudete, un retablo e le volte della cappella dell'ospedale di Santiago a Úbeda (1586-1587 in collaborazione con Gabriel Rosales), gli affreschi e le volte a tempera sui pennacchi della parrocchiale di Villacarrillo (Jaén), i dipinti dei Santi Cosma e Damiano per il convento dei Martiri, ora nel Museo di Belle Arti di Granada. Alla fine del secolo si assicurò la pittura della cupola che corona la scala imperiale del Monastero di Santa Cruz la Real a Granada, in collaborazione con Blas de Ledesma e Diego Domedel. Lavorerà anche ai dipinti della cupola centrale della Cattedrale di Baeza, e già nel 1603 ha aggiunto un corpo per la pala d'altare del monastero di San Jeronimo a Granada con lo zio Pablo de Rojas, con cui ha collaborato nel 1610 su la pala d'altare principale della chiesa dell'Incarnazione di Albolote. Al 1615 risale la pala d'altare della cappella di Santa Anna nella Cattedrale di Granada.
La sua arte raggiunge un discreto livello, che si esprime con un asciutto manierismo tardo cinquecentesco. Muore nel 1626.