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PITTORI: Rivarola Alfonso

Battesimo di Agostino a Milano

Battesimo di Agostino a Milano

 

 

ALFONSO RIVAROLA

1630-1640

Ferrara, chiesa del Gesù

 

Battesimo di Agostino a Milano

 

 

 

L'opera realizzata da Alfonso Rivarola detto il Chenda si trova nella chiesa del Gesù a Ferrara, luogo di elezione per la sua attività pittorica. La tela realizzata con la tecnica ad olio misura cm 180x195 circa ed è databile al periodo 1630 - 1640. Soggetto dell'opera è la raffigurazione del battesimo di Agostino a Milano da parte del vescovo Ambrogio all'interno di una grande architettura classicheggiante.

La scena è vista prospetticamente dal basso, con la figura del vescovo Ambrogio ormai vegliardo, che giganteggia sulla destra mentre sta versando l'acqua benedetta sul capo di Agostino.

Il santo è inginocchiato in preghiera con la mani giunte sopra un fonte battesimale a forma di conchiglia. Tutto intorno partecipano alla scena vari personaggi, fra cui distinguono la madre Monica a sinistra e Simpliciano, vicino ad Ambrogio. Sia Monica che Simpliciano indossano le tuniche nera dei monaci agostiniani, secondo una consuetudine che si richiama a tradizioni leggendarie medioevali diffuse nei primi secoli della fondazione dell'Ordine degli Eremitani.

 

 

Alfonso Rivarola

Nacque nel 1590 da Francesco Rivarola e Giulia Panizza e fu attivo soprattutto a Ferrara. Conosciuto come il Chenda, da giovane frequentò la bottega di Carlo Bononi. A Ferrara, dipinse lo Sposalizio della Vergine a Santa Maria in Vado.

Dipinse anche per un San Nicola e un Giovanni Battista e una tela del soffitto con il battesimo di sant'Agostino per la chiesa di sant'Agostino (opera ormai perduta).

Tra le sue varie opere possiamo ricordare un san Giza che prega davanti a un Crocifisso (chiesa dei Teatini), una distruzione del serpente di bronzo (chiesa di san Nicolò), un Martirio di S. Caterina (chiesa di San Guglielmo), una Manna nel deserto e un miracolo di pani e pesci (chiesa parrocchiale di Quartesana). Nella cappella di S. Maria Maddalena de' Pazzi (chiesa di San Paolo) dipinse un San Francesco in gloria. Lavorò proficuamente sia a Ferrara che a Parma nella preparazione di decorazioni per spettacoli, feste e teatri. Morì a Ferrara nel 1640.