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Agostino e il bambino sulla spiaggia
JUAN DE ROJAS
1695-1697
Città del Messico, Cattedrale Metropolitana dell'Assunzione della Beata Vergine Maria ai cieli, Coro
Agostino e il bambino sulla spiaggia
Gli stalli del Coro della Cattedrale del Messico costituiscono un'opera straordinaria di arte barocca, anche se non è paragonabile a quelli analoghi presenti nelle grandi cattedrali spagnole. All'epoca della ricostruzione seicentesca della Cattedrale il Cabildo di Città del Messico per assicurarsi un nuovo Coro propose ai frati del convento di sant'Agostino di vendergli il loro Coro pagandolo con centomila pesos. Al loro diniego il Cabildo ne ordinò uno la cui realizzazione, più che delle qualità artistiche degli scultori, risente delle limitate disponibilità finanziarie. Il Coro è strutturato su due file di posti, una alta e una più bassa. Nella parte superiore si trovano figure scolpite a mezzo rilievo, di vescovi e santi, che sono state realizzate da Juan de Rojas, uno scultore spagnolo, dal 1695 al 1697. Questi stalli furono danneggiato nell'incendio del 1967.
Tra i vari santi raffigurati troviamo anche sant'Agostino, che appare in piedi con un libro aperto che tiene con la mano sinistra. Con la destra indica invece un bambino che sta ai suoi piedi. La scena richiama un episodio leggendario che veniva raccontato nel medioevo per presentare il grande desiderio di Agostino di penetrare il mistero della Trinità. Tutti i suoi sforzi risultarono vani, nazi restò ammutolito alla osservazione di un bambino su una spiaggia che gli rimproverava la assurda idea di poter contenere nella mente umana l'infinità di Dio.
Al centro del coro, tra la grata e gli stalli, c'è un leggio in mogano, adornato con figure in avorio, una delle quali raffigura un crocifisso che corona l'intera opera. La copertura del coro e del corridoio sono stati realizzati su disegno del pittore Nicolás Rodríguez Juárez.
Sul muro che chiude il coro sul lato dell'altare del perdono è appeso un bellissimo dipinto che ricorda lo stile di El Greco, che rappresenta "L'Apocalisse". Il suo autore è Juan Correa che lo realizzò prima del Coro, come si può dedurre da un pagamento del 20 giugno 1684, dove viene ordinato "che i giudici paghino a Juan Correa Maestro de pittore il costo e prezzo delle due tele che dipinse per il frontespizio del Coro."