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PITTORI: Francesco Ruschi

Particolare di sant'Agostino e Giovanni Evangelista

Particolare di sant'Agostino e Giovanni Evangelista

 

 

FRANCESCO RUSCHI

1630-1661

Venezia, chiesa di san Clemente

 

Madonna di Loreto e i santi Romualdo, Benedetto, Agostino e Giovanni Evangelista

 

 

 

L'opera, che si trovava nella chiesa di san Clemente a Venezia, è stata dipinta da Francesco Ruschi dopo il suo arrivo in città nel 1629 e raffigura la Madonna di Loreto con i santi Romualdo, Benedetto, Agostino e Giovanni Evangelista.

Nella tela l'artista mostra un forte naturalismo a tinte scure che recupera alcuni suggerimenti del barocco e l'eredità degli impianti del Veronese in un'alchimia che accompagna il cambiamento del gusto verso il rococò.

Agostino è stato raffigurato sulla sinistra con un aspetto giovanile: impugna con la mano sinistra il bastone del vescovo, mentre la mitra è deposta ai piedi di san Giovanni sempre dalla parte sinistra. Agostino indossa la cocolla nera dei frati agostiniani.

La movimentata vita di san Romualdo è stata raccontata da Pier Damiani, che scrisse una Vita di san Romualdo circa 15 anni dopo la sua morte (1042). Intorno all'anno mille, nelle zone più selvagge della dorsale appenninica centrale tra Umbria e Marche, il monaco ravennate Romualdo dette vita ad un movimento che si inserisce nel tentativo di riforma dell'istituto monastico. Oltre che fondatore dell'eremo di Camaldoli nel Casentino (Toscana), fu promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino. Romualdo cercò la solitudine per praticare la sua devozione verso Dio.

La Madonna di Loreto è riconoscibile in alto grazie alla presenza di una casa sulle spalle di un angelo alato, esplicito richiamo alla leggenda della traslazione della casa di Betlemme fino a Loreto. Secondo la tradizione cattolica, quando Nazareth, dove la Santa Casa si trovava, stava per essere conquistata nuovamente dai musulmani, che nel 1291 cacciarono via definitivamente i cristiani da Gerusalemme, un gruppo di angeli prese la Casa e la portò in volo fino a Loreto, transitando dapprima a Tersatto in Croazia e poi, essendo preda molto spesso di ladri oltre che di pellegrini, giunse nelle Marche arrivando a Loreto in più tappe. Per questo motivo la Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori. Una recente teoria, confortata dal ritrovamento di documenti posteriori al 1294 suppone che il trasferimento fu operato dai principi Angeli Comneno, un ramo della famiglia imperiale di Costantinopoli. La discussione è tuttora aperta per il fatto che tutti i mattoni della Casa sono ancora saldati dalla malta che si usava in Palestina, un misto di solfato di calcio idrato (gesso) impastato con polvere di carbone di legna secondo una tecnica dell’epoca, nota in Palestina 2000 anni fa, ma mai impiegata in Italia

 

Francesco Ruschi detto il Rustichino nasce a Roma nel 1610. Morirà a Venezia verso il 1661. Nella capitale frequenta la "Torretta", una delle botteghe artistiche più attive e apprezzate del primo seicento guidata da Giuseppe Cesari noto anche come Cavalier D' Arpino. Nella sua formazione romana un elemento chiave è l'incontro con Caravaggio, che diventa una componente importante nell'evoluzione dell'artista. Ruschi si trasferì a Venezia nel 1629 come previsto nel contratto di matrimonio con Ludovica Lusi. A Venezia acquistò una posizione di rilievo nella vita culturale della città, dando vita alla prima esperienza del neo veronismo. Ruschi da Veronese media i concetti per dare vita, attraverso la sua pittura, a un mondo speciale, in cui prevalgono elementi architettonici e forti strutture decorative. Il lavoro di Francesco Ruschi avrà un'influenza notevole a Venezia soprattutto dopo il 1660 con l'arrivo in laguna del napoletano Giordano.