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PITTORI: Maestro di Salussola

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica a Salussola

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica e le anime purganti

 

 

MAESTRO DI SALUSSOLA

1657

Salussola, chiesa della Confraternita di san Nicola da Tolentino

 

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

Questa ancona che raffigura la Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica e le anime purganti, è la pala dell'antico altare eretto all'interno della chiesa della Confraternita di San Nicola da Tolentino a Salussola.

Di questa Confraternita si parla nella Visita Pastorale del 1570 e una Bolla del 1 gennaio 1582 di Papa Gregorio XII concedeva per dieci anni l'indulgenza plenaria nella festa di San Giacomo, da acquistarsi nella chiesa di San Nicola da Tolentino, sede della Confraternita.

La divisa dei confratelli, a forma di ampio camice, era di color nero con una piccola cintura di cuoio, tipico degli Agostiniani, l'Ordine a cui apparteneva san Nicola da Tolentino. Nel 1606 i confratelli  erano circa ottanta e professavano la regola di san Carlo Borromeo, recitavano l'Ufficio in un coro sopraelevato mentre la Messa festiva era celebrata da un canonico della Collegiata di Salussola. Le risorse della Confraternita servivano a coprire le spese per la manutenzione della chiesa e per soccorrere i poveri, sia locali, che di passaggio.

Nel 1630, la peste colpì Salussola e fece molte vittime tra i confratelli, tanto che con Bolla del 1 gennaio 1641 la Confraternita di San Nicola, fu aggregata all'arciconfraternita della Madonna della Cintura di Bologna. La devozione alla Madonna della Cintura portò nel 1643 alla costruzione di una sua cappella laterale nella chiesa di San Nicola. L'elenco dei membri della Confraternita riporta nomi di sacerdoti e laici, nobili e popolani, di diversi paesi, tra cui Cerrione, Magnano, Zimone, Dorzano, Magnonevolo, Zubiena, Sandigliano, Pollone, Serravalle, Trino.


L'ancona fu eseguita nel 1661 da Bartolomeo Deva e modificata nel 1674 dallo scultore Carlo Antonio Serra di Tollegno.
La tela è datata 1657 ma non se ne conosce l'autore. La sua struttura compositiva richiama analoghi esempi con le figure di Agostino, vestito da vescovo, e Monica, vestita da monaca agostiniana, che ricevono la cintura dalla Vergine in trono e dal Bambino. In questo caso si nota la variante, poco comune, della presenza delle anime del Purgatorio che invocano pietà e grazia.

 

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.