Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro lombardo

PITTORI: Maestro lombardo

La Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

La Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

MAESTRO LOMBARDO

1690

Fagnano Olona, Santuario della Madonna della Selva

 

La Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

La venerazione per la Madonna della cintura a Fagnano Olona deriva dalla cappella ossario di san Martino, dove è dipinta una Madonna nell'atto di portare le anime del purgatorio in paradiso. Fino al 1900 esisteva in loco una vera e propria devozione per la Madonna della Cintura, ritenuta protettrice delle madri. La tela della Madonna della Cintura qui riportata, che oggi funge da pala dell'altare laterale al Santuario della Selva, proviene da questa antica chiesa e risale circa all'anno 1690.

Lo storico E. Cattaneo attesta che il culto della Vergine della Cintura sia stato acquisito a Milano nell'età longobarda dalla Chiesa orientale. Questa devozione legata alla cintura pare sia nata nel Santuario della Santa Cassa in Costantinopoli, dove la reliquia divenne celebre la liberazione dagli arabi della città nel 677 fu motivata con la sua presenza a Costantinopoli. Tale devozione acquistò così un duplice intento, quello di protezione alle giovani spose e quello di difesa dai nemici.

Il Santuario della Madonna della Selva è l'edificio religioso più antico di tutta Fagnano. La parte più antica è riferibile alla cappella maggiore , mentre il portico antistante risale al Cinquecento. La tradizione vuole che il nome della Chiesa sia dovuto al ritrovamento di una statua lignea della Madonna della Pietà, che sarebbe stata rinvenuta nei boschi limitrofi.

Il quadro, riferibile alla mano di un maestro lombardo del tardo Seicento, raffigura la Vergine su un trono di nuvole che regge fra le braccia il Bambino Gesà. Entrambi tengono fra le mani una cintura che stanno offrendo a sant'Agostino e santa Monica.

Il santo è ritto in piedi con in testa la mitra, nella mano destra il bastone pastorale: vesti gli abiti episcopali, ma lascia intravedere la tunica nera dei monaci agostiniani. Tiene la mano sinistra piegata sul petto in segno di devozione ed alza lo sguardo verso la Vergine. Ha un viso di persona matura con una folta barba rossiccia.

Monca a destra indossa l'abito delle monache agostiniane. Ha le mani congiunte in preghiera e si china umilmente ai piedi del Bambino Gesù con un atto di profonda umiltà.

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.