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PITTORI: Antoine Solignac

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

SOLIGNAC ANTOINE

1631

Parigi, chiesa di sant'Eustachio

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

La vetrata, che rientra nella serie dedicata ai Dottori della Chiesa raffigura sant'Agostino assieme a san Gregorio Nazianzeno. L'opera realizzata nel 1631 da Antoine Soulignac si trova nella chiesa di sant'Eustachio a Parigi.

Le vetrate del Coro raffigurano nella finestra centrale il Cristo risorto con sant'Eustachio e sant'Agnese, i due santi titolari della chiesa: nelle altre finestre troviamo immagini degli Apostoli e dei Dottori della Chiesa.

 

Le origini della chiesa di sant'Eustachio risalgono al XIII secolo, quando sulla stessa area sorgeva una cappella dedicata a S. Agnese. Ancora oggi la cripta di S. Agnese confina con la chiesa dal lato orientale. Nel 1223 la chiesa venne eretta in parrocchia e fu titolata a sant'Eustachio.

La ragione più probabile di questa modificazione del titolo starebbe nel trasferimento di una reliquia del martire Eustachio nella nuova chiesa. La reliquia proveniva dalla abbazia di Saint-Denis. La chiesa è stata ricostruita più volte e più volte ampliata in relazione all'aumentare della popolazione. Nel 1532 si decise di costruire un nuovo edificio, che è poi l'attuale, e la prima pietra venne posta da Jean de la Barre, prevosto di Parigi. Costruita in stile gotico nel periodo rinascimentale, la chiesa presenta un aspetto architettonico armonioso. René Benoist, parroco della chiesa nel 1569 dovette superare molte difficoltà finanziarie per portare a termine l'opera. Dopo varie interruzioni, la chiesa fu completata nel 1633 e consacrata nel 1637 dal vescovo de Gondi, arcivescovo di Parigi. La chiesa conserva una delle due copie conosciute della Cena di Emmaus che Rubens dipinse intorno 1611.

Costruito nel 1624, il coro di sant'Eustachio è ricco di vetrate che furono realizzate nel 1631 da Antoine Solignac, artista del vetro la cui carriera è in gran parte sconosciuta. Ognuna delle undici finestre ogivali esprime una figura elegante con i Padri della Chiesa e gli apostoli circondano Cristo e S. Eustachio.

Agostino viene qui raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso, come in questo caso, Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori della Chiesa occidentale Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.