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PITTORI: Bartholomeus Spranger

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

BARTHOLOMEUS SPRANGER

1600-1610

Londra, mercante d'arte David Jones

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il disegno di Bartholomeus Spranger (1561-1611) raffigura i quattro Padri della Chiesa, fra cui riconosciamo Agostino vescovo mentre sta discutendo con davanti un libro. Realizzato su carta con una penna facendo uso di un inchiostro marrone e del gesso nero, il disegno ha la forma di un rettangolo orizzontale dalle dimensioni di 12 x 18 cm circa. L'opera viene attribuita a Bartholomeus Spranger e proviene dalla  Collezione del mercante d'arte David Jones.

I quattro Padri Latini occidentali della Chiesa, e cioè Ambrogio, Girolamo, Agostino e Gregorio Magno, furono sovente raffigurati assieme nel periodo immediatamente successivo alla controriforma, sia per riaffermare la loro teologia a fondamento della Chiesa, sia perchè furono interessati nella risoluzione di alcune controversie con i protestanti, fra cui principalmente la questione eucaristica e del valore del Santissimo Sacramento.

Spranger non produsse molti dipinti a tema sacro, preferendo sempre l'ambito mitologico e letterario. Nella rappresentazione di questi soggetti Spranger si esprime con un linguaggio intriso di cultura italiana.

 

 

Bartholomäus Spranger

Nato ad Anversa nel 1546, artisticamente si formò in questa città, che già al tempo era influenzata dallo stile del pieno Rinascimento italiano. Lavorò nelle botteghe di Jan Mandyn e Cornelis van Dalem. A vent'anni fece un viaggio in l'Italia, soggiornando in particolare e a Parma, dove conosce Correggio, Parmigianino. In seguito si reca in Francia, dove frequenta la scuola manierista di Fontainebleau, il cui stile lo attrae efficacemente. Passò un periodo della sua vita anche a Roma, lavorando per le famiglie dei Farnese a Caprarola. Le sue opere furono talmente apprezzate da essere nominato pittore papale nel 1570. Grazie ad una proposta di Giambologna, fu infine nominato pittore di corte a Vienna e poi a Praga per Rodolfo II d'Asburgo tra il 1575 e il 1611. Ha l'occasione di lavorare con il milanese Giuseppe Arcimboldi, i tedeschi Joseph Heintz il Giovane e Hans von Aachen, oltre a vari maestri milanesi dell'intaglio e dell'oreficeria. Le opere più apprezzate dall'imperatore furono le raffigurazioni dei miti classici, che divennero soggetti ricercati di incisioni, la cui diffusione nelle varie nazioni europee, contribuì a far conoscere l'arte manierista.

Spranger creò uno stile personale di grande raffinatezza che riuscì a fare avvicinare gli intellettuali alla nuova arte europea. Il suo Manierismo, molto elaborato e sostenuto, è ritenuto uno dei migliori al di fuori dell'Italia.

Morì a Praga nel 1611.