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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro di TacorontePITTORI: Maestro di Tacoronte
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI TACORONTE
1664-1670
Tacoronte, chiesa Cristo Santissimo de los Dolores
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Il pulpito della chiesa si alza su una base esagonale che assume la forma di un albero stilizzato, un nodo al centro. La scala è rampa unica con doppia balaustra, il pannello di fondo presenta una nuvola e rifiniture dorate, mentre il verricello presenta anch'esso con rifiniture dorate. Ogni faccia del pulpito, sono quattro complessivamente, incornicia un dipinto in cui i dettagli sono stati curati in modo particolareggiato. La posizione dei personaggi è stata dipinta a tre quarti: sono stati raffigurati i santi più acclamati dell'epoca dell'ordine agostiniano: Sant'Agostino, San Nicola da Tolentino, San Tommaso da Villanova e San Giovanni de Sahagún. È opera di un autore anonimo seicentesco. Ogni tela misura 62 x 40 cm.
Sant'Agostino è seduto davanti a un tavolo dove è deposto un libro su cui sta scrivendo on una penna. Indossa la tunica nera dei monaci eremitani agostiniani.
Il Santo Cristo dei Dolori e dell'Agonia a cui è dedicata la chiesa, noto popolarmente anche come Cristo di Tacoronte, è una scultura che raffigura Gesù di Nazaret. Precisamente è posto nella pala dell'altare maggiore della chiesa o Santuario che sorge nel nel Comune di Tacoronte, sull'isola di Tenerife nelle Isole Canarie. Il Cristo è il patrono di Tacoronte e la sua immagine e il suo culto sono affidati alla Fratellanza del Santísimo Cristo dei Dolori di Tacoronte. La realizzazione della statua è stata attribuita allo scultore Domingo de la Rioja. La venerazione di questo Cristo è molto diffusa nell'Arcipelago delle Canarie al pari del Santo Cristo di La Laguna.
Il Santuario del Santísimo Cristo de Tacoronte fa parte di un complesso conventuale appartenente all'ordine degli Agostiniani fino alla confisca, con regio decreto del 1837.
Verso la fine del Cinquecento esisteva già l'eremo di San Sebastián e nel 1649 i frati agostiniani scalzi fondarono il Convento di San Sebastián, utilizzando l'originario eremo. L'attuale santuario del Cristo de los Dolores fu costruito intorno all'anno 1664. Il maestro Domingo Rodríguez che stava lavorando alla costruzione delle navate della chiesa di Santa Caterina fu assunto per costruire la nuova chiesa del convento di Sant'Agostino. Le opere furono finanziate dal capitano D. Diego Pereyra de Castro, patrono del convento.
La chiesa ha pianta basilicale a tre navate, una cappella maggiore rettangolare e una sagrestia con accesso diretto al presbiterio e al chiostro conventuale. Le pareti sono imbiancate, ad eccezione della facciata principale, scolpita in pietra, uno degli esempi più belli e singolari delle Isole Canarie perché interamente in pietra. Le porte laterali, una di fronte all'altra, comunicano, una con il chiostro del convento e l'altra, detta San Sebastián, con la strada, per mezzo di archi a tutto sesto.