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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro di ValdaviaPITTORI: Maestro di Valdavia
Agostino vescovo e cardioforo
MAESTRO DI VALDAVIA
1610-1620
Villamelendro di Valdavia, chiesa di Nostra Signora dell'Assunzione
Agostino vescovo e cardioforo
La tavola è una delle quattro che raffigurano i quattro Padri della Chiesa latina: S. Agostino, S. Gregorio Magno, S. Ambrogio di Milano e San Gerolamo. I dipinti eseguiti su tavole di legno si trovano nella chiesa di Nostra Signora Assunta in Villamelendro di Valdavia nella provincia di Palencia, nella regione autonoma di Castiglia e León.
I quattro dipinti si trovano nella predella della pala d'altare il cui supporto determina quattro riquadri grazie a quattro colonne corinzie divisorie.
La figura di Agostino segue i modelli dell'iconografia classica: il santo è raffigurato come vescovo, con in mano il bastone pastorale e la mitra in testa. Un nimbo raggiato gli avvolge la testa, il cui viso, di persona matura, è ancora giovanile. Folti capelli e lunga barba nera che scende fino al petto connotano il santo secondo gli stilemi iconografici più diffusi. Nella mano sinistra il santo porta un cuore fiammante, altro simbolo che lo contraddistingue in ambito iconografico. Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
La figura del santo si staglia su un panorama campestre con qualche casa e molto verde.
La Chiesa di Nostra Signora dell'Assunzione di Villamelendro è stata costruita su progetto di Juan de la Cuesta nel 1549 in stile prevalentemente barocco. In base ad alcuni documenti sottoscritti da Alfonso VIII nel 1180 la chiesa venne ricostruita sulla stessa area di una precedente e più semplice chiesa medioevale. Nel Seicento e oltre l'edifico ha subito alcune modifiche, tra cui la costruzione del portico, la pavimentazione, la sacrestia e una successiva revisione dei contrafforti.
L'interno è costituito da una sola navata, con archi di conci. Sul lato del presbiterio la pala d'altare fu eseguita nella prima metà del XVII: vi furono dipinti gli episodi biblici della Annunciazione e Adorazione dei pastori. nella predella si trovano, come detto, quattro piccoli pannelli raffiguranti i Padri della Chiesa.
Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?
AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3