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PITTORI: Maestro lecchese

Sant'Agostino vescovo con in mano una chiesa

Sant'Agostino vescovo con in mano una chiesa

 

 

MAESTRO LECCHESE

1600-1649

Vercurago, proprietà privata

 

Sant'Agostino vescovo con in mano una chiesa

 

 

 

Il quadro, di proprietà privata a Somasca nel Comune di Vercurago, appartiene ad un ambito pittorico lecchese ed è databile alla prima metà del Seicento.

Dipinto a olio su tela, il quadro misura cm 120x87 e si trova in un discreto stato di conservazione.

Nell'Ottocento tuttavia è stato pesantemente ridipinto. La scritta in alto a sinistra S. AVGVSTINE specifica la figura del santo rappresentato.

Agostino è stato dipinto  con in mano una chiesa: forse rappresenta una chiesa locale che è stata dedicata a lui o forse è il simbolo della Chiesa in generale che Agostino servì con successo e passione per tutta la sua vita dopo la conversione.

E' interessante notare che l'edificio della chiesa poggia sopra un libro quasi a sottolineare che la grandiosa opera letteraria e teologica del santo è il fondamento su cui sorge il pensiero e la spiritualità della Chiesa.

Il santo è seduto, ma non si vede dove appoggi. Indossa i paramenti vescovili e in testa porta la mitra. Con la mano sinistra regge con cura il bastone pastorale avvicinandolo a sé sulla spalla.

Il viso ha un'espressione attenta e severa. le guance sono ricoperte da una foltissima barba castano che scende fino al petto.

Sotto il mantello rosso si nota un abito nero che ricorda la cocolla nera dei monaci agostiniani. Questo fa supporre che il quadro abbia una origine monacale e sia appartenuto nel passato a qualche convento agostiniano locale.

Le dedicazioni di chiese a qualche santo sono fenomeno molto comune, cui non poteva certo sfuggire Agostino. In alcuni casi egli tiene in mano chiese o monasteri: ciò significa che la comunità locale gli ha affidato la propria chiesa o il proprio monastero affinché vegli sul regolare svolgimento delle attività spirituali di questi sacri luoghi.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.