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PITTORI: Maestro di Viterbo

I santi Agostino e Monica con la SS. Trinità

I santi Agostino e Monica

con la SS. Trinità

 

 

MAESTRO DI VITERBO

1650-1680

Viterbo, chiesa SS. Trinità

 

I santi Agostino e Monica con la SS. Trinità

 

 

 

Questo quadro del Seicento è posto sull'abside della chiesa della SS. Trinità a Viterbo e raffigura S. Agostino, S. Monica e la SS. Trinità.

La chiesa della Trinità è meglio conosciuta dai viterbesi come santuario della Madonna Liberatrice. La chiesa primitiva risaliva al 1237 e nel 1288 nel corso di lavori per edificare una cappella, fu portato alla luce un affresco che mostrava la Vergine con Bambino. A questa immagine venne assegnato il titolo di Madonna Liberatrice in conseguenza ad un avvenimento miracoloso accaduto nel 1320.

Riferiscono i cronisti di quel tempo che il 28 maggio del 1329 il cielo della città si riempì di demoni e forze del male che assalirono Viterbo. Apparve la Vergine, venerata in una cappella della chiesa della Trinità, che invitò i cittadini a pregare davanti alla sua immagine. Si formò rapidamente un grande assembramento di gente che implorava protezione ai piedi della Madonna. Tanto pregarono che avvenne il miracolo. La città fu liberata per cui da allora, all'immagine della Vergine, fu assegnata la dedicazione di Madonna Liberatrice di Viterbo.

L'antica chiesa fu restaurata nel 1421 con il concorso di papa Martino V dopo che un incendio l'aveva gravemente danneggiata. Nel 1727, dato che la chiesa si era rivelata inadeguata per l'affluenza di devoti, venne deciso di ricostruirla completamente. L'affresco con l'immagine della Madonna fu collocato nella sua posizione attuale nel 1748. La facciata, un misto tra barocco e neoclassico, è strutturata su due livelli. Sul primo si aprono tre portali e due nicchie, nella nicchia di destra à collocata la statua di S. Tommaso di Villanova, in quella di sinistra la statua di S. Agostino.

Sul secondo ordine, altre due nicchie in corrispondenza del piano inferiore, contenenti rispettivamente la statua di S. Rita da Cascia a destra e quella di S. Monica a sinistra. Al centro un balcone sormontato dal simbolo della Trinità scolpito in travertino.