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PITTORI: Maestro di Zogno

Madonna della cintura con Sant'Agostino e Santa Monica

Madonna della cintura con Sant'Agostino e Santa Monica

 

 

MAESTRO DI ZOGNO

1600-1649

Zogno, chiesa di Santo Stefano in frazione Stabello

 

Madonna della cintura con Sant'Agostino e Santa Monica

 

 

 

La tela che raffigura la Madonna della cintura con Sant'Agostino e Santa Monica è stata realizzata da un anonimo pittore che si può ascrivere all'ambito lombardo del secolo XVII.

Realizzata con tecnica ad olio su tela l'opera è di modesta fattura. La scena è un classico della iconografia agostiniana dove la Vergine con in braccio il Bambino offre una cintura a Monica.

Nella impostazione realizzata dall'autore la Vergine si trova seduta su una nuvola con in braccio il Bambino che si rivolge ad Agostino. Due angeli reggono una corona sulla testa di Maria, mentre altri tre angioletti osservano la scena.

Monica, vestita da suora agostiniana, con la mano destra accoglie la cintura con atteggiamento devoto. Un nimbo le avvolge il capo. Anche Agostino, a sinistra, è vestito con l'abito dei monaci agostiniani e porta sulla testa il nimbo del santo.

Agostino ha un viso abbastanza giovanile, dallo sguardo maturo e implorante. L'apertura delle braccia e la mani aperte rinforzano il suo atteggiamento umile.

Ai suoi piedi si notano i simboli della sua dignità episcopale, una mitra e il bastone pastorale. Si nota anche un libro chiuso rosso che indica la sua poderosa attività letteraria. Sullo sfondo si nota una irreale pianura che sfocia in una catena montuosa che si vede in grande lontananza.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.