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PITTORI: Maestro di Anghiari

Sant'Agostino in gloria

Sant'Agostino in gloria nell'arco presbiteriale

 

 

MAESTRO DI ANGHIARI

1710-1720

Anghiari, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino in gloria

 

 

 

Nella chiesa di sant'Agostino ad Anghiari domina tutta la navata l'arco presbiteriale con una splendida decorazione che si imposta sui due pilastri angolari dai quali sorge un arco coronato da una specchiatura a profilo concavo-convesso, affiancata da due angioletti seduti su due settori spezzati di cornicione curvilineo e bordata da volute, festoni, ghirlande di fiori e di foglie. Al centro della specchiatura un dipinto murale, molto annerito, con la Gloria di sant'Agostino, raffigura il Santo a braccia aperte con tre angeli che reggono il pastorale, la mitra vescovile e un libro aperto.

La scena rappresenta un riconoscimento alla grandezza di Agostino e della sua vita, che si ispira al passo di Timoteo: "Non coronabitur nisi qui legitime certaverit." Tre corone sono solitamente utilizzate per esprimere la gloria del santo, il cui significato è da riconoscere in tre simboli: la verginità, la scienza e il martirio.

L'episodio riprende passi della Epistola XVIII ad Cyrillum Jerosolymitanum episcopum dello Pseudo Agostino.

 

La chiesa e l'annesso convento hanno ospitato per alcuni secoli una comunità religiosa agostiniana; in seguito alla soppressione napoleonica il convento cessò di esistere ospitando, fino alla metà del secolo scorso, una fattoria. Il 28 agosto 2006 la chiesa è stata riaperta.

La chiesa di sant'Agostino ad Anghiari ha probabilmente origine da una cappella o piccola chiesa edificata nella seconda metà del XII secolo dagli ospitalieri di sant'Antonio abate che, secondo una consolidata tradizione mai dimostrata, sarebbero arrivati in Valtiberina al seguito dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Beckett. La chiesa e l'annesso convento già dal 1174 risultano dedicati a S. Antonio abate. Con la ricostruzione delle mura di Anghiari avvenuta nel 1188, queste inglobarono anche il luogo dove sorgeva la chiesa di sant'Antonio. Sull'area di questa primitiva cappella venne infine edificata, fra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento, l'attuale chiesa a navata unica con cappelle laterali erette dalle principali famiglie anghiaresi.

Il complesso si trova ai margini del perimetro urbano storico ed è famoso grazie alla splendida posizione dell'abside quattrocentesco e al campanile che si affacciano elegantemente nelle mura medievali. Nel corso del Trecento la chiesa di sant'Agostino è ricordata in alcuni documenti dell'Ordine agostiniano: nel 1385 in questa chiesa si riunì il Consiglio del Comune per accettare, dopo la signoria dei Tarlati, quella di Firenze.