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PITTORI: Maestro di Ardesio

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica, angeli e anime purganti

 

 

MAESTRO DI ARDESIO

1725-1749

Ardesio, località Bani chiesa di san Giovanni Battista

 

Madonna della cintura, Santa Monica, Sant'Agostino, angeli e anime purganti

 

 

 

L'opera pittorica è una pala d'altare che è collocata all'Altare della Madonna della Cintura nella chiesa di San Giovanni Battista in località Bani ad Ardesio.

Il soggetto richiama la collocazione nel titolo stesso del dipinto: Madonna della cintura, Santa Monica, Sant'Agostino, angeli e anime purganti. L'anonimo pittore ha realizzato la pala con tecnica ad olio su tela per le misure di cm 150x129.

Al centro della scena c'è la vergine Maria che tiene in braccio con la mano sinistra il Bambino Gesù. Entrambi hanno fra le mani delle cintole che hanno preso da un cestello che ne è pieno e che è sorretto in lato da un angioletto alato.

Dinanzi a lei si intravedono due figura, una di donna e una di uomo maturo. Sono santa Monica e sant'Agostino, che secondo una leggenda particolarmente cara agli Agostiniani, avrebbero ricevuto la sacra cintura dalla Vergine. Monica indossa degli abiti che ricordano il saio delle agostiniane, mentre Agostino indossa un semplice piviale e tiene in mano il bastone pastorale. Monica tiene la mani strette in preghiera e il suo viso denota una grande devozione. Agostino si rivolge invece al fedele e con la mano sinistra indica apertamente le sacre cintole suggerendo allo spettatore di sostenerne la devozione. Altri angeli alati volteggiano sopra e sotto la scena principale.

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.