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PITTORI: Jakob Auer

Sant'Agostino vescovo

Sant'Agostino vescovo

 

 

JACOB AUER

1702

Sankt Florian, Abbazia dei Canonici Lateranensi

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

Il coro delle chiesa con i pergami da entrambe le parti sono opera di Adam Franz da Linz, mentre le sculture dei quattro vescovi furono realizzate da Jakob Auer da Bolzano.

Fra queste ritroviamo la figura di sant'Agostino vestito da vescovo che regge con la mano sinistra un libro aperto. Con la mano destra invece regge un cuore fiammante. Il volto del santo ha un aspetto ancora giovanile con una folta barba nera riccioluta. All'interno di una nicchia dai contorni classici il santo mostra un dinamismo nei movimenti accentuato dalle posizioni delle braccia e della gambe.

Auer nacque in Tirolo nel 1645 e vi morì nel 1706. Fu un apprezzato scultore che dal 1666 al 1671 fece il suo apprendistato nella bottega di Michael Lechleitner (1611-1669), di cui sposò la figlia. Dal 1671 al 1673 ha lavorato probabilmente a Ötztal, nel Tirolo: l'altare maggiore della chiesa di Zwieselstein può essere considerato uno dei suoi primi lavori. Nel 1673 assume la direzione del laboratorio del suocero. La prima opera certa di Auer è una scultura in avorio firmata e datata 1677 oggi conservata a Weimar, Schlossmus.

La linea diafana delle espressioni del viso, il morbido pieno e le figure altamente dettagliata sono tipici dello stile di Auer, che ama delineare le forme naturalistiche della scultura. Il calice cerimoniale di corno di rinoceronte scolpiti con scene mitologiche, firmata I. A. e risalente al periodo 1680-1690, oggi alla Residenza di Monaco, è probabilmente una delle migliori espressioni di Auer, che coniugano il piccolo formato con la vivacità delle figure, carattere questo tipico della sua arte.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.