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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Bonanat JoséPITTORI: Bonanat José
Agostino cardioforo
BONANAT JOSE'
1780-1790
Valencia, Cattedrale del Santo Calice, Cappella di S. Agostino
Agostino cardioforo
Il quadro si trova esposto nella Cappella di S. Agostino a Valencia, nella Cattedrale del Santo Calice. La cappella è una struttura neoclassica del Settecento, opera degli architetti Antonio Gilabert e Lorenzo Martinez.
Al centro della cappella, sopra l'altare, è posizionata la pala che raffigura sant'Agostino, vescovo e dottore della Chiesa. L'opera è attribuita a José Camaron Bonanat (1731-1803), un pittore di un certo rilievo nella Spagna del suo secolo.
Lo stesso autore ha dipinto per la stessa cappella una pala con Santa Teresa del Gesù, nota anche come santa Teresa di Avila la cui vocazione e la cui conversione deve molto alla figura e alla personalità di Agostino.
Le due pale furono commissionate dai fratelli Gregorio Mayans e Sisco. Le loro tombe si trovano ai piedi dell'altare. Gregorio Mayans e Sisco (nato Oliva nel 1699) erano persone erudite di Valencia. Gregorio Mayans era uno degli uomini più rappresentativi dell'Illuminismo spagnolo nel Settecento. Professore a Valencia e direttore della Biblioteca Reale, coltivò una estesa corrispondenza con i principali studiosi del suo tempo. Pubblicò gli autori classici e ha dato sviluppo alla critica storica e letteraria, sostenendo una riforma radicale nel corso di studi di diritto, grammatica e teologia. Suo fratello Giovanni era un canonico della cattedrale.
La raffigurazione di sant'Agostino riprende nei suoi elementi fondamentali una analoga opera di Philippe De Champaigne, che costituì il prototipo di numerose imitazioni.
José Camaron Bonanat
Noto anche come Boronat, questo pittore nacque a Segorbe, Castellón nel 1731. Discendeva da una famiglia di artisti.
Suo padre, Nicolas Camarón, era uno scultore e suoi figli Manuel e José sarebbero diventati pittori. Apprese i primi rudimenti dal padre e, a diciotto anni, quando rimase orfano, proseguì la formazione con lo zio Eliseo Boronat, di professione miniaturista, e con il frate domenicano e rococò Miguel Posadas.
Nel 1752 si trasferisce a Madrid. I suoi lavori sono generalmente caratterizzati dal chiaroscuro, dalla bellezza del colorato, dall'armonia della composizione e dalla tecnica accurata. Nel 1754 torna a Valencia, dove viene nominato professore di pittura presso l'Accademia di Santa Barbara. L'Accademia di San Fernando a Madrid lo accettò nel 1762 come un membro di merito, mentre nel 1768 è stato tra i fondatori della Accademia di San Carlos. In questa istituzione dopo la morte di Christopher Valero nel 1790, tra il 1796 e il 1801 assume la carica di direttore generale.
Nel corso degli anni acquista una buona padronanza della tecnica del pastello e dell'incisione. Un esempio di incisione è la riproduzione del soffitto dipinto da Francisco Bayeu intorno 1791 nella cappella del Palazzo di Aranjuez. Amico di Francisco Pérez Bayer, ricevette da lui l'incarico di decorare con pitture la chiesa parrocchiale di san Tommaso de Villanueva. Perez Bayer gli commissionò altri lavori a Valencia e in Catalogna. Tra le sue opere di maggiore impegno troviamo le pitture per la cattedrale di Segorbe iniziate nel 1800 e proseguite, dopo la sua morte nel 1803, dal figlio Manuel Camarón Meliá che le concluse nel 1806.