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Madonna della cintura fra i santi Agostino, Nicola da Tolentino e Monica
BONFIGLI ANTONIO
1729
Siena, chiesa di santa Maria Maddalena
Madonna della cintura fra i santi Agostino, Nicola da Tolentino e Monica
Sugli altari laterali della chiesa sono presenti due dipinti di Antonio Buonfigli databili intorno al 1729. Raffigurano il Martirio di santa Caterina d'Alessandria e la Madonna col Bambino e santi agostiniani, qui riprodotto.
La presenza agostiniana nel monastero di Santa Maria Maddalena è connaturato alla sua nascita. Fu infatti fondato a Siena, appena fuori porta Tufi, nel 1339 da Margherita di Benedetto o di Sanese che fu autorizzata dal vescovo a potersi raccogliere in clausura con quattro compagne secondo la regola agostiniana. Le monache divennero sempre più numerose e si specializzarono nella miniatura di libri di chiesa. Nel 1526 il Comune fece demolire il monastero e ne costruì uno nuovo entro le mura cittadine per proteggersi dagli assedi dei fiorentini.
Il quadro raffigura la Madonna con Bambino in braccio mentre distribuisce la cintura ai santi Agostino, Nicola da Tolentino e Monica.
L'opera realizzata in formato rettangolare verticale è inserita in una cornice lineare dorata contenuta in una ulteriore cornice di stucco con motivi vegetali. Su di un alto piedistallo in pietra grigia la Vergine sta seduta tenendo in braccio Gesù bambino nudo in piedi tra le sue ginocchia. La Madonna rivela un volto dolce e benevolo. Il suo sguardo è rivolto a sant'Agostino e con la mano destra gli porge la sacra cintola così cara ai monaci del suo Ordine. Il viso della Madonna è ombreggiato da un velo bianco. Il suo corpo ha una postura dinamica, che lascia intravedere una piccola porzione della clavicola sinistra. Un'ampia veste rossa e blu le copra il corpo. Gesù invece rivolge la sua attenzione verso san Nicola da Tolentino con il piede destro appoggiato su quello della madre. Il suo braccio sinistro è piegato ed adagiato sulla coscia materna.
I due santi si trovano proprio ai piedi del maestoso basamento. A sinistra Agostino veste gli abiti episcopali con in testa la mitra vescovile e sulle un ampio mantello damascato di colore chiaro, trattenuto da un fermaglio prezioso. Sotto il piviale si nota la tunica nera dei monaci che seguono la sua regola. Tiene le braccia aperte e il volto con una folta barba guarda verso l'alto in direzione della Vergine. A destra san Nicola da Tolentino volge la sua attenzione verso un libro aperto tenuto da due piccoli angeli, collocati ai piedi del basamento. Nicola indossa la tunica nera degli agostiniani, un lungo saio nero con un sole raggiato sul petto. Indossa anche una stola sacerdotale bianca, ornata di croci greche e di frange all'estremità. La mano destra è appoggiata sul petto, mentre il braccio e la mano sinistra sono aperti verso il fedele in segno di contemplazione. Ai suoi piedi scopriamo dei gigli bianchi, tipico attributo iconografico del santo. I due angioletti in primo piano sono raffigurati come dei bambini vispi ed energici. Reggono fra le mani il libro aperto e quello in primo piano ha un viso rubicondo e attento. Guardando Nicola indica con la mano sinistra un brano del testo della pagina. L'altro angioletto dietro la costola del libro lo tiene aperto con sguardo sognatore. Dietro il piedistallo e la Vergine, sulla sinistra si scopre la presenza di santa Monica, in abiti monacali, con lo sguardo rivolto verso Maria e le mani giunte in preghiera. Alle spalle della Madonna si scorge una struttura architettonica all'antica e in alto un tendone verde scuro è sostenuto da un putto alato sulla destra e da tre piccoli putti sulla sinistra.
In basso al centro del quadro si legge questa scritta in latino a pennello: TRES [-] SUNT [-]ISSIMI A CERTA NO[N] OMNIA D[-] PRIN[-]CATUR SEUD DE DE PROX[-] HIS.
Bonfigli Antonio
Antonio Buonfigli nacque a Siena nell'anno 1680. Fu attivo come pittore soprattutto nella sua città natale, esprimendosi come un notevole esponente del tardo barocco senese. Tra i suoi allievi ricordiamo principalmente Leonardo de Vegni. Bonfigli ha realizzato parecchi dipinti per le chiese tra cui citiamo Santo Stefano alla Lizza, San Vigilio, Santa Maria Maddalena, il battistero di San Giovanni, la sacrestia del duomo e l'oratorio della Madonna del Rosario. Alla Pinacoteca Nazionale di Siena è esposto la sua tela che raffigura il Battesimo di san Trofimo. Bonfigli morì a Siena nel 1750.