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PITTORI: Braun Matthias Bernhard

Sant'Agostino vescovo e il bambino sulla spiaggia

Sant'Agostino vescovo e il bambino sulla spiaggia

 

 

BRAUN MATTHIAS BERNHARD

1716-1721

Praga, chiesa di san Clemente

 

Sant'Agostino vescovo e il bambino sulla spiaggia

 

 

 

La statua di Matthias Braun si trova nella chiesa di san Clemente a Praga. Questa cattedrale fa parte della struttura del Clementinum, l'antica università gestita dai Gesuiti. L'interno barocco è dominato dalle grandi statue di Matthias Braun che furono realizzate e collocate fra il 1716 e il 1721. Esse raffigurano i quattro evangelisti e i quattro Dottori della Chiesa, fra cui sant'Agostino. Lo scultore ha voluto rappresentare il santo vestito da vescovo in un celebre episodio medioevale che ricorda i suoi studi sulla Trinità.

Questo tema, particolarmente presente a Praga, si riferisce all'episodio dell'incontro di Agostino con un Bambino (Gesù) su una spiaggia. Alla domanda di Agostino che quasi rimprovera il ragazzo del suo desiderio di travasare l'acqua del mare nella buca che ha fatto nella sabbia, il bambino risponde che anche Agostino dovrebbe capire che l'uomo non può contenere nella sua mente il mistero della Trinità.

Questa, come le altre statue, sono fra i più preziosi esempi del barocco boemo. Oggi la chiesa di san Clemente, in origine domenicana, è la sede delle comunità greco-uniate. Allo stesso artista sono da attribuire anche gli intarsi in legno degli altari laterali, il pulpito e il confessionale.

 

Questa leggenda è stata studiata da L. Pillion in La Légende de s. Jérome in Gazette des Beaux-Arts del 1908. L'episodio che godrà di molta fortuna nella iconografia agostiniana riprende un testo della Lettera apocrifa a Cirillo che avrebbe scritto lo stesso Agostino. In un passo Agostino ricorda una rivelazione divina con queste parole: "Augustine, Augustine, quid quaeris ? Putasne brevi immittere vasculo mare totum ?".

Questa leggenda si troverebbe forse già nel XIII secolo, sotto forma di exemplum, in uno scritto di Cesare d'Heisterbach (cfr. H. I. Marrou, Saint Augustin et l'ange, une légende médioévale, in l'Homme devant Dieu, Mélanges offerts au P. de Lubac, II, 1964, 137-149).

Questa leggenda sulla Trinità soppiantò ben presto la leggenda della Vedova che trattava dello stesso argomento della Trinità. L'origine di questa tematica iconografica non proverrebbe dunque dalla agiografia medioevale quanto piuttosto dalla predicazione. P. Antonio Iturbe Saìz ha a sua volta proposto una possibile ricostruzione della sua origine: nel secolo XIII si scrivevano "exempla" per i predicatori e in uno di questi apparve questa leggenda applicata a un professore di scolastica di Parigi con un fine chiaramente morale: criticare la alterigia e la superbia dei teologi.

Ma come poi tutto ciò fu collegato ad Agostino ? Due possono essere le spiegazioni: primo che necessitava un protagonista alla storia stessa e Agostino era l'uomo adatto in quanto era considerato un sommo teologo. La seconda spiegazione sta nella diffusione del testo di un apocrifo in cui san Gerolamo (come è stato anticipato all'inizio) discute con Agostino sulle capacità umane di comprendere il mistero divino. In ogni caso la prima volta che si incontra questa leggenda applicata ad Agostino corre nell'anno 1263. In margine va ricordata la disputa sul luogo dove si sarebbe svolto l'incontro tra Agostino e Gesù Bambino: sulla spiaggia di Civitavecchia o di Ippona ? Gli Eremitani e i Canonici si batterono a lungo sul tema, soprattutto perché ciascuno sosteneva che Agostino era stato il vero fondatore del loro Ordine religioso.

 

 

Matthias Bernard Braun

Matthias Bernard Braun (1684 Innsbruck - 1738 Praga) è stato uno scultore e intagliatore attivo nel territorio ceco fra i più importanti in stile tardo- barocco nella zona. Quinto figlio di Giacobbe Braun e Maddalena Neureuter, incominciò a lavorare in Austria (Salisburgo) e in Italia (Venezia, Bologna, Roma). Nel suo lavoro si nota prepotente l'influenza italiana, ispirata da Michelangelo Buonarroti, Gian Lorenzo Bernini e dalla scuola veneziana scultorea del XVII secolo. Braun diventa un grande propagatore della scultura italiana nel contesto centro-europeo. Poco prima del 1710, Braun visita Praga e presto si accasa in Boemia. Vi trova moglie e amici e diventa un cittadino della Città Nuova di Praga. Già il suo primo lavoro - le statue della Visione di San Luthgard situate sul Ponte Carlo di Praga - riscuote grande successo e gli procura molti ordini. Ben presto egli stesso non riesce gestire la quantità di nuove commissioni per Praga palazzi, giardini, chiese e molti altri luoghi in Boemia. la situazione è drammatica anche perché la sua salute è minata dalla tubercolosi che avanza. È per questo che spesso ha creato solo i disegni e i modelli, lasciando ai suoi collaboratori l'onere della realizzazione fino all'aspetto finale. Ebbe cinque figli, nessuno dei quali ha continuato il suo lavoro. Morì a Praga nel 1738. Matthias Braun è probabilmente il più famoso scultore boemo per la sua collezione di allegorie della Virtù e vizi situato al Hospital Kuks, un lavoro ordinatogli dal conte František Antonín Špork. Altre sculture degne di nota includono: la Betlemme - statue monumentali cesellata direttamente nelle rocce di arenaria vicino Kuks, quaranta statue di nani pittorescohi a Kuks, diverse statue sul Ponte San Carlo a Praga, statue nella chiesa di san Clemente (Praga), il pilastro di pietra della Santissima Trinità in Teplice, le sculture negli interni di Palazzo Czernin (Praga), e molti altri.