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PITTORI: Antonio Bresciani

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

ANTONIO BRESCIANI

1768

Parma, cattedrale di Santa Maria Assunta

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'affresco che riproduce sant'Agostino si trova nella volta della crociera a sud della cattedrale di Parma. In origine l'intera crociera venne dipinta da Michelangelo Anselmi, come è testimoniato da una prima convenzione stipulata il 12 novembre 1522 fra l'artista e la Fabbrica parmense. Nonostante l'accordo il pittore non iniziò subito il lavoro a motivo delle difficoltà di quel periodo storico. Vi pose mano solo a partire dal 1543 in seguito alla stipula di nuova convenzione. I fabbricieri desideravano che "la crociera in Duomo sia espressamente sul gusto di quella da lui dipinta in San Giovanni ed anche più bella e più vaga."

Anselmi promise di eseguire "la volta della crociera verso cmezzodì, la nicchia del Popolo e le due crociere del volto della nave grande" cioè quella che è sopra l'organo e la seguente verso sera "... pel prezzo di duecento ducati larghi d'oro in oro, prendendo tempo quattro anni per l'esecuzione. Dichiara infine di aver già ricevuto fin dal 21 novembre 2522 venticinque scudi d'oro come acconto su quell'accordo mai eseguito."

Anselmi dipinse tuttavia solo la grande crociera a sud. La volta in muratura tuttavia si guastò per l'umidità e per la minaccia di distacchi dell'intonaco. Per questo motivo venne dato incarico di ricoprire in piccolo, in tela e ad olio, l'antica composizione al pittore Antonio Bresciani (1720-1817). La volta venne rifatta dal capomastro Cristoforo Bettoli e Bresciani procedette alla sua affrescatura. Lo fece tuttavia in malo modo a tempera chiara e stonata seguendo il bozzetto ad olio. Di Anselmi non resta che la composizione ispirata al Correggio e alle figure che doveva dipingere alla chiesa parmense di santa Maria alla Steccata. Bresciani, che venne aiutato nella quadratura e negli ornamenti dal cavaliere Gaetano Ghidetti, ricevette nel 1768 come compenso per questo lavoro mal riuscito 2395 lire di Parma ordinarie.

Agostino è stato raffigurato come vescovo con un grosso libro aperto fra le mani. Un angioletto dietro la sua figura t5iene fra le mani la mitra bianca, mentre il bastone pastorale è alla sua sinistra. Agostino sotto il piviale indossa la nera tunica dei monaci eremitani che riconoscono in lui il loro padre fondatore.

 

 

Antonio Bresciani

Nasce a Piacenza nel 1720 da genitori poveri. Nel 1740 si trasferisce a Bologna per lavorare nella bottega di Donato Creti. Nel 1748 tornò a Piacenza dove incise alcune opere di Ludovico Carracci. Passò quindiì a Parma, dove dipinse una tela di San Macario per la chiesa di Sant'Eulalia a Sant'Ilario d'Enza. Dipinse anche un Convito d'Epulone per la chiesa di San Lazzaro Alberoni, annessa al Collegio Alberoni di Piacenza. Tra le altre sue opere annoveriamo un Sant'Alberto che rianima un giovane per la quinta cappella della chiesa del Carmine a Parma; un San Martino e San Giacomo Apostolo per la chiesa di Santa Maria Biancae e una moltiplicazione dei pani per la chiesa di Sant'Andrea. Fu nominato professore di pittura all'Accademia di Belle Arti di Parma e nel 1777 divenne accademico d'onore per l'Accademia Clementina di Bologna. Morì nel 1817.