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PITTORI: Brunelli Girolamo

Sant'Agostino scrive le Confessioni

Sant'Agostino scrive le Confessioni

 

 

BRUNELLI GIROLAMO

1766

Padova, edizione a stampa delle Confessioni nella Stamperia del Seminario

 

Sant'Agostino scrive le Confessioni

 

 

 

L'immagine riprodotta si trova in una versione settecentesca delle Confessioni di sant'Agostino editata nel 1766. Si tratta di una fatica del Girolamo Brunelli canonico di Padova che ha volgarizzato le Confessioni di sant'Agostino traducendole dalla edizione dei padri Maurini.

Come si trova scritto nell'introduzione, l'opera fu autorizzata dal P. Francesco Antonio Mantoa Inquisitore Generale del sant'Offizio di Padova con il titolo di "Volgarizzazione delle Confessioni di S. Agostino fatto sull'edizione de' P.P. Benedittini di S. Mauro di Parigi dell'Illustrissimo e Reverendissimo Momsignor Girolamo Brunelli Protonotario Apostolico, particip., e Canonico della Cattedrale di Padova M. S."

Il libro venne stampato a Venezia da Giovanni Manfré "osservando gli ordini in materia di Stampe, e presentando le solite copie alle Pubbliche Librerie di Venezia e di Padova.

Nella riproduzione a stampa sant'Agostino viene presentato come un maturo vescovo, dalla folta barba, vestito con tutti gli attributi episcopali, mentre è intento, con l'aiuto di due angioletti che gli sorreggono un calamaio e un libro, a scrivere la sua opera. Agostino appoggia la mano sinistra su alcuni libri chiusi mentre con la destra impugna una penna con cui sta scrivendo.

L'aspetto estatico del santo è intonato all'idea che emerge dalla stampa che stia scrivendo sotto l'ispirazione divina, che si manifesta attraverso alcuni raggi che scendono a sinistra dall'altro verso il suo volto.

La testa del santo è nimbata. Interessante è la presenza dei due angioletti che conferiscono alla scena una indubbia vitalità e dinamismo recitativo.

 

Brunelli apparteneva alla Congregazione dei Preti Secolari della Pace in Brescia di poi dell'Oratorio di S. Filippo Neri Vita fondata dal venerabile Padre Francesco Cabrino. La famiglia dei Brunelli di rango nobile, assicurò diversi membri a questa Congregazione fra cui ricordiamo i P.P. Pompeo e Girolamo Brunelli figli del nobile Signor Giovanni Battista Brunelli. La vita di Padre Pompeo Brunelli venne descritta da P. Girolamo Brunelli suo fratello di sangue e di Congregazione. Nell'archivio della Congregazione sono conservate varie Lettere autografe di P. Daniello Bartoli a P. Giovanni Girolamo Brunelli (23 lettere numerate e disposte cronologicamente) dal 1646 al 1667. Nello stesso archivio si conserva l'Estratto del testamento di P. Giovanni Girolamo Brunelli datato 1722 oltre alla Convenzione della Congregazione, Pii Luoghi, della Fabbrica del Duomo con il Signor Giovan Batta qm. Fiorentino per residuo di effetti sopra i Beni di Bassano dell'eredità Brunelli (datato 1731).

 

Agostino nelle Confessioni racconta la sua vita, le tappe dell'evoluzione spirituale e le tappe di quando la sua fede è rinata.

"Ma a chi racconto queste cose? Non certo a te, mio Dio, ma dinanzi a te io racconto ai miei simili, al genere umano, per quanto pochi possano essere coloro che avranno modo di conoscere questo scritto. E a quale scopo lo faccio? Evidentemente perché io e chiunque mi leggerà possiamo considerare da quale abisso dobbiamo levare a te il nostro grido. E cosa c'è di più vicino alle tue orecchie di un cuore che si confessa a te e di una vita che vive di fede?"

AGOSTINO, Confessioni, 3, 5

 

Le Confessioni di Agostino, come recita il titolo del libro più famoso da lui redatto (la sua autobiografia religiosa) mostrano in effetti una tale immediatezza nella descrizione delle sue esperienze interiori e umane, che non si può affatto dubitare di trovarsi di fronte a un'autentica reviviscenza religiosa della verità del messaggio cristiano. In questo testo celeberrimo incontriamo anche un capitolo ... di natura del tutto originale. Vi si ritrova, certo, la stessa retorica appassionata, il medesimo acume argomentativo, e tuttavia viene affrontato un tema che già presso gli scettici aveva da sempre conosciuto una certa notorietà. Se si considera, infatti, il messaggio cristiano e la sua origine ebraica nell'Antico Testamento, ci si imbatte sempre in un enigma che attanaglia l'umanità: "Che cosa ci fu, in principio?" - o, più efficacemente - "Che cosa faceva Dio prima di creare il mondo?"...

 

«In suis Confessionum libris de se ipso, qualis ante perceptam gratiam fuerit, qualisque iam sumpta viveret designavit. »

« Nelle sue Confessioni racconta di se stesso, quale fu prima di ricevere la grazia e come visse dopo averla ottenuta. »

POSSIDIO, vescovo di Calama, Vita di Agostino