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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Maestro ungheresePITTORI: Maestro ungherese
Agostino scrive le Confessioni
MAESTRO UNGHERESE
1770
Budapest, chiesa di santo Stefano Primo Martire
Agostino scrive le Confessioni
La faccia centrale del parapetto dell'ambone barocco presente a metà chiesa, raffigura sant'Agostino a mezzo busto seduto allo scrittoio mente è intento a redigere il libro delle Confessioni. Il santo è posto a destra con lo sguardo rivolto al fedele, mentre sul suo banco di lavoro si apre un grande libro pronto per essere scritto.
In alto a sinistra nel mezzo di una nuvola barocca si apre una stella che racchiude al suo centro il triangolo della Trinità. Da essa sembra distaccarsi una colomba che vola in direzione di Agostino, quasi a volergli suggerire lo scritto.
Agostino nelle Confessioni racconta la sua vita, le tappe dell'evoluzione spirituale e le tappe di quando la sua fede è rinata.
"Ma a chi racconto queste cose? Non certo a te, mio Dio, ma dinanzi a te io racconto ai miei simili, al genere umano, per quanto pochi possano essere coloro che avranno modo di conoscere questo scritto. E a quale scopo lo faccio? Evidentemente perché io e chiunque mi leggerà possiamo considerare da quale abisso dobbiamo levare a te il nostro grido. E cosa c'è di più vicino alle tue orecchie di un cuore che si confessa a te e di una vita che vive di fede?"
AGOSTINO, Confessioni, 3, 5
Nel medioevo, la chiesa e il monastero dell'Ordine Agostiniano sorgevano vicino all'estremità di Buda vicino al Ponte Margherita, completamente distrutto in epoca turca. Dopo la liberazione di Buda, l'ordine agostiniano ritornò in questo luogo e nel 1707 fu costruita una cappella sul luogo dell'odierna chiesa in onore del primo martire di Santo Stefano. La cappella si rivelò presto piccola e nel 1753 iniziò la costruzione della chiesa odierna. Il progetto è di Máté Nepauer, un architetto di Buda. La chiesa fu completata solo nel 1770, quando fu consacrata da Károly Zbiskó in onore del Vescovo bosniaco di Bosnia, Santo Stefano Primo Martire e Santo Stefano Primo Re Ungherese.
Nel 1785 l'imperatore austriaco Giuseppe affidò la chiesa all'ordine francescano. La chiesa sorge accanto al monastero e sulla facciata sopra l'ingresso principale si innalzano due campanili simmetrici. Tra questi troviamo statue della Vergine Maria, Santa Monica e San Nicola da Tolentino. L'interno della chiesa è in stile barocco: l'altare maggiore fu realizzato da János Henrik Jager, un maestro intagliatore di Buda, mentre le sue sculture sono state realizzate da Károly Bebo. La pala dell'altare maggiore raffigura il protomartire Stefano ed è stata dipinta da Lajos Márton. Nelle tre cappelle laterali troviamo le statue di S. Agostino, S. Guglielmo, della Vergine Maria della Consolazione e San Bonaventura. Le vetrate, disegnate intorno al 1970, sono state progettate da Hajnalka Kontulyné Fuchs e raccontano in otto scene storie della vita di San Francesco. Sul parapetto dell'ambone barocco per la predica ci sono tre rilievi, la cui presenza ricorda l'originario l'insediamento agostiniano: nel primo vediamo S. Agostino che dà la regola alle monache, nel secondo Agostino scrive le Confessioni e nel terzo Agostino incontra un bambino in riva al mare.