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PITTORI: Calvi Jacopo Alessandro

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JACOPO ALESSANDRO CALVI detto il SORDINO

1784

Roccasecca

 

La Madonna offre ad Agostino e Monica la sacra cintura

 

 

 

La tela reca una iscrizione, in lettere capitali a pennello e in latino, in basso a sinistra sul gradino, dove si trova l'indicazione dell'autore e l'anno di esecuzione: (I)ACOBUS ALEXANDER CALVI/ (PIN)GEBAT BONON. MDCCLXXXIV. La scena ha come personaggio principale la Vergine in trono con a fianco un angelo e san Giacomo, poco discosto alle sue spalle, che osserva la scena. In primo piano inginocchiato troviamo sant'Agostino con le braccia alzate supplicanti verso la Vergine. Il santo indossa il piviale episcopale, ha i piedi scalzi e le insegne della sua dignità ecclesiale, mitra e bastone pastorale, sono umilmente deposti a terra sul gradino.

Al suo fianco si leva in piedi la figura di una monaca agostiniana, che ha già ricevuto la cintura che tiene fra le mani. Si tratta probabilmente di Monica. In alto un gruppo di angeli regge la croce, mentre altri volteggiano vicino alla Vergine.

L'opera di Sordino fu eseguita a Bologna e solo successivamente venne trasferita a Roccasecca.

 

 

 

Calvi Jacopo Alessandro

Nasce a Bologna nel 1740. Formatosi nella bottega di Giampietro Zanotti, segretario dell'Accademia Clementina, Calvi da giovane coltiva sia la pittura e che la poesia. Nella Bologna del suo tempo Calvi diviene ben presto il principale concorrente sulla piazza cittadina dei fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi. Il suo successo è testimoniato dalla ammissione all'Accademia Clementina nel 1770 e dal gran numero di commissioni, soprattutto di pale religiose. Nel 1804, in epoca napoleonica, sarà annoverato fra i professori della nuova Accademia di Belle Arti di Bologna. Con il nuovo secolo grazie a un'intelligente lettura critica del tardo Guercino e del dolce Francesco Francia, la sua pittura saprà farsi anticipatrice di novità che si affermeranno con il ritorno del potere papale a Bologna.