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PITTORI: Pancrazio Cappelli

Vergine incoronata, Agostino e santi agostiniani

Vergine incoronata, Agostino e santi agostiniani

 

 

PANCRAZIO CAPPELLI

1700-1750

Roma, Archivio della Postulazione agostiniana

 

Vergine incoronata, Agostino e santi agostiniani

 

 

 

Questa acquaforte con ritocchi a bulino raffigura un insieme di santi e di beati agostiniani disposti su due fasce divise da delle nuvole. Nella parte superiore, di fronte alla Vergine incoronata da un angelo, sono visibili i principali rappresentanti dell'Ordine agostiniano. Innanzitutto Agostino con i consueti attributi del libro e del cuore fiammante sul cui capo un fanciullo sta per deporre la mitra episcopale. Al suo fianco, in piedi, santa Monica, raccolta in preghiera, volge lo sguardo alla Vergine. Dietro Monica san Nicola, con la stella sul petto e il giglio in mano, se ne sta riflessivamente in preghiera silenziosa. Al suo fianco siede san Tommaso da Villanova, in abiti vescovili e con la borsa dei denari che scivolano per terra, simbolo della sua caritą verso i poveri.

Il registro inferiore č caratterizzato dalla presenza di numerosi santi e sante, tra cui si possono distinguere santa Chiara da Montefalco, al centro della composizione con gli attributi della bilancia e del cuore, e san Giovanni da San facondo, che si rivolge al fedele per mostrargli l'eucarestia.

L'iscrizione in basso indica l'autore dell'incisione: "Pancrasio Cappello sculpčit" e la persona a cui fu dedicata: "SANCTI DEI INCLYTI CLARA AUGUSTINI SOBOLES All. Ill. Sig. Suor Anna Maddalena de Signori di Passano, Monaca Agostiniana nell'insigne Monasterio di S. Sebastiano di Pavia si presenta in Genova il Cielo Agostiniano da Girolamo Pepic." Questa suor Anna Maddalena risiedeva a Pavia nel convento di san Sebastiano, ma proveniva dalla importante famiglia ligure dei Da Passano, il cui stemma con un leone rampante e l'aquila bicipite compare in basso a sinistra. Le origini della committente probabilmente legata alla Confraternita della Cintura giustificano la scelta di riprodurre il modello di un dipinto realizzato per Genova dall'ignoto pittore Girolamo Pepic, non altrimenti noto. Anche l'autore dell'incisione č poco noto e la sua attivitą si svolse probabilmente nella prima metą del Settecento. Di lui si conoscono poche opere firmate, di cui quattro sono custodite nell'Archivio della Postulazione agostiniana. Nello stesso Archivio č conservata la lastra di rame dell'incisione.