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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Jean-François CarsPITTORI: Jean-François Cars
Sant'Agostino cardioforo
JEAN FRANCOIS CARS
1710-1720
Parigi, edizione a stampa
Sant'Agostino cardioforo
Questa stampa venne realizzata da Jean-François Cars (1661-1738) con il titolo di sant'Agostino. Il disegno è una copia di un quadro dipinto da Philippe de Champaigne (1602-1674) che oggi è custodito a Los Angeles nel County Museum of Art.
Esattamente come nella tela di Philippe de Champaigne, Agostino è rappresentato in suo caratteristico atteggiamento che viene definito come cardioforo: porta cioè in mano un cuore fiammante, che ricorda il suo smisurato amore per Dio. Il riferimento è al nono libro delle Confessioni dove Agostino scrive: Sagittaveras tu cor meum charitate tua. Questa espressione di Agostino, che sarà ripresa anche in altri passi delle Confessioni e di altre opere, avrà grande fortuna nella agiografia e nella iconografia agostiniana anche recente. Agostino è seduto davanti allo scrittoio ed è quasi folgorato dalla luce che proviene a sinistra dall'alto e che riempie tutta la scena fino a colpire il cuore fiammante. La scena si svolge all'interno di una camera arricchita da tendaggi, che si presenta come la biblioteca studiolo di Agostino. Il santo ha in mano una penna e l'illuminazione divina lo sprona e gli detta i pensieri da scrivere. Sulla sinistra c'è un leggio con un grosso libro aperto, mentre altri libri sono sparsi alla rinfusa per terra. Altri libri sono invece ordinatamente disposti negli scaffali della biblioteca alle spalle di Agostino.
Jean-François Cars
Jean-François Cars nacque a Lione nel 1661, figlio di François Cars il Vecchio e di Virginie Chesne. Suo padre era un incisore e tipografo che da Parigi si era stabilito a Lione con suo fratello Gabriel, anch'egli incisore. Erano figli di Jean Cars, artigiano e scultore parigino scarsamente noto. Sua moglie Maria Firans era figlia di un incisore, per cui Jean-François e i suoi fratelli, François il Giovane (1682-1763) e Joseph costituivano la quarta generazione di incisori nella loro famiglia. Jean-François imparò l'arte nell'officina di suo padre, dall'intagliatore Pierre Husson (1675-1676) e dal tipografo Chabrilland. Le sue prime stampe risalgono al 1693, quando realizzò le tavole per le illustrazioni di opere pubblicate a Lione. Nel 1695 sposò Marie Barbery, sorella dell'incisore Louis Barbery. Ebbero sette figli, tra cui Laurent Cars. Nel 1698 creò una propria officina, dove si specializzò nella incisione di ritratti di notabili locali e immagini per le opere a stampa. Alle sue dipendenze ebbe incisori di Lione, tra cui Claude Seraucourt. A inizio Settecento si trasferì a Parigi assieme suo fratello minore François. A Parigi il suo negozio fu attivo dal 1702 e nel 1720 acquistò una casa vicino alla Sorbona Cambiò l'insegna della sua officina in "Au Nom de Jésus" e nel 1726 la ampliò. In questo periodo oltre a creare stampe, operò come editore e commerciante di stampe. Nel 1730 possedeva sei macchine da stampa. Jean-François morì nel 1738 e fu sepolto nella chiesa di Saint-Benoît-le-Bétourné.