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PITTORI: Maestro di Champosoult

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI CHAMPOSOULT

1700-1750

Champosoult, chiesa di san Pietro

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Questa immagine statuaria di Agostino è conservata nella chiesa del piccolo paese di Champosoult nel Dipartimento dell'Orne nella Bassa Normandia.

Dedicata a san Pietro la chiesa parrocchiale risale al XV-XVI secolo. Un set con due pendenti regge due statue: una raffigura la Vergine con il Bambino e l'altra un Sant'Agostino vescovo che regge nella mano destra un cuore fiammante. Il santo indossa un semplice piviale, in testa porta una mitra elegante e nella mano sinistra regge il bastone pastorale. Una croce pendente fa bella mostra sul petto. Il volto del santo ha un aspetto piuttosto giovanile, nonostante la folta barba che ricopre le gote. Ignoto è l'autore della scultura, che esprime caratteri artistici locali.

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

La chiesa, di dimensioni modeste, ha pianta rettangolare ad unica navata. Il campanile, ricostruito nel 1828 sul retro della facciata per sostituire quello all'ingresso del coro, è composto da una base quadrata e una guglia ottagonale. È coperto di ardesia, mentre la navata e il coro sono ricoperti di piastrelle. La sua guglia poligonale si erge sopra la facciata anteriore. Il coro ha due aperture del XV e o XVI secolo tra cui una elegante finestra trilobata e una finestra rettangolare. Una sagrestia, più piccola e più bassa, prolunga il volume della chiesa ad est. La sua costruzione risale alla fine del XV secolo o all'inizio del XVI secolo. Le facciate nord, ovest e sud hanno aperture fiamminghe e un vocabolario ornamentale che lasciano supporre una campagna edificatoria della fine del XV o di inizio XVI secolo. La chiesa dipendeva dalla diocesi di Lisieux prima di venire accorpata in quella di Sées dopo la Rivoluzione. Apparteneva all'abbazia cistercense Notre-Dame du Val a Saint-Omer nel Calvados.

Situata su una collina, è circondata da pochissime case, come nel caso di molte altre chiese nella regione d'Auge, un territorio di insediamenti sparsi.

L'altare, la pala d'altare maggiore e i due altari laterali costituiscono un insieme omogeneo, realizzato su commissione di Jean du Bosc, parroco e priore del luogo, tra il 1676 e il 1701, come è evidenziato dalle scritte sui dipinti dell'Adorazione dei Magi che troviamo sulla pala d'altare o quelli della Natività e di San Uberto sugli altari laterali.