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PITTORI: Maestro messicano

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO MESSICANO

1731

Città del Messico, chiesa dell'ex convento della Regina del Cielo dei Concezionisti

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'interno della chiesa dedicata alla Regina del Cielo in pieno centro storico di Città del Messico presenta una navata orientata da est a ovest, coperta da una volta a botte. Al suo incontro con l'abside, la cupola che si forma è dipinta con immagini dei Padri della chiesa sant'Agostino, San Gerolamo, San Gregorio e Sant'Ambrogio.

Agostino è stato raffigurato a persona intera vestito da vescovo con nella mano destra una penna e nella sinistra un libro aperto. Sul braccio e la spalla sinistra è appoggiato il bastone pastorale. Il santo porta sul capo una mitra elegante. Il suo volto è in buona parte coperta da una foltissima barba nera che gli scende fino al petto. Nonostante l'ampiezza del movimento delle braccia, la sua postura è piuttosto ieratica.

Ai suoi piedi troviamo la scritta che lo identifica AGUSTIN.

In alto, sia a destra che a sinistra, si affacciano i volti di alcuni angioletti che spaziano fra le nuvole.

 

La chiesa dedicata alla Regina Coeli fu costruita su un terreno che venne ceduto alle religiose Concezioniste nel 1573 per costruirvi un convento. L'autorizzazione ufficiale del Vaticano venne concessa da Papa Gregorio XIII nel 1578. Quello di Città del Messico fu il secondo convento costruito dall'Ordine dei Concezionisti nella Nuova Spagna e venne dedicato alla Regina Coeli prendendo spunto dalla preghiera che viene recitata alla Vergine Maria nel periodo di Pasqua. La chiesa venne finalmente realizzata verso il 1655 ed è stata ristrutturata più volte. Fu nuovamente consacrata nel 1731.

Oltre all'altare maggiore, esistono ancora numerosi altari. Cinque degli altari laterali, situati uno accanto all'altro, sono dedicati al Calvario e al Sacro Cuore e sono decorati con otto colonne salomoniche adornate da foglie. La chiesa contiene anche nove sculture a grandezza d'uomo scolpite in legno, così come altri altari che sono stati realizzati in stile neoclassico e plateresco.

Le suore di questo convento fondarono altri conventi Concezionisti a Oaxaca, a San Miguel de Allende e a Città del Messico. Il convento venne chiuso nel 1863, a causa delle repressioni religiose e delle confische, diventando così proprietà dello Stato.

Uno dei cortili del convento, chiamato il cortile del Stampa, era originariamente coperto. Oggi sopravvive solo uno dei suoi archi e qualche lacerto di altri.