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PITTORI: Pedro Duque Cornejo

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

CORNEJO PEDRO DUQUE

1716

Siviglia, chiesa di San Isidoro, Cappella Sacramentale

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Nato a Siviglia nel 1677, Pedro Duque Cornejo e Roland apparteneva a una famiglia di artisti da lunghe generazioni fra le più celebri in Spagna. Suo padre era lo scultore José Felipe Duque Cornejo, mentre sua madre era la pittrice Francisca Roland e Villavicencio. Suo nonno materno, il patriarca della famiglia era Pedro Roldán e Onieva, che si ispirò alle maniere e allo stile del maestro del barocco italiano Gian Lorenzo Bernini. Oltre alla scultura religiosa, Cornejo ha molto lavorato alle pale d'altare, sia come disegnatore che come scultore. Il barocco esacerbato Duque Cornejo è caratterizzato dalle composizioni ingannevoli e il grande movimento dei corpi e vestiti che riesce a esprimere è una delle ultime grandi novità artistiche della Siviglia barocca.

Certamente è una delle migliori rappresentazioni stilistiche, insieme alle creazioni di José Montes de Oca, che vennero eseguite durante prima metà del Settecento. Cornejo morì nel 1757 nella città di Cordoba dove aveva dedicato gli ultimi anni della sua vita alla realizzazione della sua ultima e la più brillante creazione: il Coro della moschea-cattedrale di quella città.

La scultura di sant'Agostino si trova negli apparati laterali della Pala d'altare della Cappella Sacramentale nella chiesa di san Isidoro. In questa selva lignea di angeli e santi sono stati posizionati numerosi personaggi fra cui si possono distinguere San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista, Sant'Agostino e San Tommaso d'Aquino. La pala d'altare realizzata da Duque Cornejo nel 1716, fu in parte sostituita da quella attuale di Manuel Barrera e Carmona che risale al 1785.

 

La chiesa di sant'Isidoro è situata in uno dei luoghi di Siviglia, dove, come dimostrano gli scavi archeologici, si è sviluppato uno dei primi insediamenti in città. La chiesa appartiene al gruppo degli edifici sacri costruiti subito dopo la conquista della città nel 1248. L'attuale struttura fu edificata nella metà del Trecento, seguendo i canoni stilistici gotico-mudejar. Alla fine del XVI o all'inizio del XVII secolo, sotto la direzione di Vermondo Resta, venne ristrutturato il presbiterio allargandone il perimetro e creando due nuove cappelle laterali: quella di San Giovanni Nepomuceno e quella dei Maestri. Il tempio ha una pianta rettangolare con tre navate e un transetto, il coro e una serie di cappelle laterali. Le navi sono separate da dieci pilastri rettangolari che sostengono archi a tutto sesto, che in origine erano archi a sesto acuto su pilastri cruciformi.

La navata centrale ha una copertura lignea, con lavorazioni in stile moresco. La crociera ha una cupola di colore arancione su capesante, mentre i transetti e il coro presentano una volta a botte.