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PITTORI: Giovanni Battista Cromer

Madonna della cintura tra i santi Monica e Agostino

Madonna della cintura tra i santi Monica e Agostino

 

 

GIOVANNI BATTISTA CROMER

1737

Cartura, chiesa di Santa Maria Assunta

 

Madonna della cintura tra i santi Monica e Agostino

 

 

 

Nella chiesa di parrocchiale di Santa Maria Assunta a Cartura, sulla parete sinistra, all'interno dell'abside, si conserva una "Madonna della cintola tra santa Monica e sant'Agostino", opera di Cromer datata 1737.

Quest'opera è legata alla devozione della omonima Confraternita che sorse a Cartura nel 1650, detta della Cintura, assai attiva nel promuovere devozioni di religiosità popolare. La pala rappresenta alla sua sommità la Vergine, raffigurata durante l'Assunzione in cielo, circondata da numerosi angeli. Ai suoi piedi si ergono sant'Agostino e santa Monica a figura intera, che rivolgono il loro sguardo verso la Vergine. Con in braccio il Bambino ella consegna la cintura ad Agostino, mentre Monica in preghiera è sollecitata altrettanto da Gesù bambino. Agostino indossa i paramenti episcopali, ma sotto il piviale è ben evidente la tonaca nera dei frati agostiniani. Anche Monica indossa la tonaca nera delle suore che seguono la regola del figlio. Due angioletti per terra reggono il bastone pastorale, mentre la mitra è umilmente deposta sopra un libro.

L'opera evidenzia quanto Cromer fosse un apprezzato disegnatore con un'ottima padronanza della tecnica, ma piuttosto mediocre dal punto di vista artistico. La critica ha sottolineato quanto egli non si discosti dal gusto dei tenebrosi e dalle impostazioni della pittura emiliana.

 

La prima citazione di una chiesa a Cartura risale al 1130 in un documento dove è denominata Santa Maria della Valle. La ritroviamo successivamente in una decima papale del 1297. Cartura divenne parrocchia nel 1440 e fu allora che si decise di costruire una nuova chiesa, che viene descritta nel 1489 dal vescovo di Padova Pietro Barozzi in visita. In seguito a un aumento della popolazione nel 1696 il parroco Don Girolamo Dottor De-Grandis decise di costruire una nuova chiesa e nel 1700 fu costruita ad una sola navata grande. Tra il 1767 e il 1811 furono realizzati lavori di ampliamento e restauro, tra cui l'aggiunta di cinque altari laterali, la realizzazione degli affreschi e la ristrutturazione del campanile.

All'interno della chiesa sono conservate varie opere d'arte fra cui un quadretto attribuito allo Zanetti, rappresentante la Crocifissione, di scuola veneziana tardo cinquecentesca. Del 1702 è la pala che raffigura Sant'Antonio in adorazione davanti a Gesù Bambino e alla Vergine attribuita a Giovanni Battista Cromer. Opera di rilievo è l'affresco del soffitto, dipinto nel 1793 da Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista, che raffigura l'Assunzione di Maria.

 

 

Giovanni Battista Cromer

Giovanni Battista Cromer nacque a Padova nel 1665 figlio di Giacomo e di Adriana Borgonovo. Una scrittura apocrifa su un suo disegno lo definisce "Gianbattista Cromer Tedesco". Secondo varie fonti postume Cromer si sarebbe cresciuto artisticamente dapprima a Roma e a Bologna. sarebbe poi tornato a Padova, dove il cardinale Giorgio Cornaro lo volle nell'Accademia di disegno che aveva istituito. Fu sicuramente attivo a partire dal 1690, quando disegnò il modello di una colonna per la locale Basilica di Sant'Antonio. Vari pagamenti dal 1718 al 1728 dimostrano che era impegnato a lavorare in Basilica, dove dipinse gli organi, affrescò una cupola e altre pitture. Il suo lavoro non gli procurò una vita agiata, tant'è che nel 1739 risultava iscritto nella classe dei "miserabili". Morì a Padova nel 1745 e venne sepolto nella chiesa delle Maddalene.