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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Maestro di CuitzeoPITTORI: Maestro di Cuitzeo
Agostino cardioforo Dottore della Chiesa
MAESTRO DI CUITZEO
1700-1710
Cuitzeo, Museo de la Estampa, ex Convento de Santa María Magdalena
Agostino cardioforo Dottore della Chiesa
Il quadro, di ignoto autore, raffigura Agostino seduto al suo tavolo di lavoro nel suo studio e riflette nell'impostazione generale dell'opera la ben più famosa scena disegnata da Philippe De Champaigne verso la metà del Seicento. Nel nostro caso il pittore ha invertito simmetricamente la posizione di Agostino ed ha preferito dipingerlo come monaco con la tunica nera dei frati agostiniani che seguono la sua regola. La sua dignità episcopale emerge sulla sinistra dove sono appoggiati una mitra e un esile e lungo bastone pastorale.
Su uno scrittoio è appoggiato un libro aperto, altri libri sono dispersi per terra con l'indicazione dei titoli che ricordano, come nel caso di Pelagio e Fausto, sue opere a difesa della dottrina cattolica. Sullo scrittoio il santo tiene aperto un altro grande libro con accanto un calamaio e una penna. Nella mano destra regge un cuore fiammante dove si legge la scritta UNDE ARDET, che sottolinea la natura del suo amore ardente per Dio, la cui luce vivificante gli arriva in alto da sinistra. Il fascio luminoso reca con sè la scritta INDE LUCET.
Il quadro probabilmente apparteneva al convento agostiniano, dove oggi è ospitato il museo de la Estampa. Si tratta del quinto convento che fondarono gli agostiniani di Michoacán. Fu realizzato nel 1550 con l'aspetto di una fortezza, per evangelizzare i Taraschi e formare i loro pastori. Grandi insegnanti e studenti passarono per questa istituzione. Accuratamente restaurato, è oggi sede di mostre sull'arte della stampa ed è sicuramente uno dei conventi cinquecenteschi meglio conservati del Messico, dato che conserva quasi tutti gli spazi originari.
Cuitzeo, dove sorge la struttura conventuale, fu l'antico capoluogo della cosiddetta cultura Chupícuaro intorno all'anno 1500. Si trova nel centro nord della regione di Michoacán, dove gli Agostiniani realizzarono l'opera di cristianizzazione e di trasformazione dell'economia locale. Intorno al 1548 don Vasco de Quiroga concesse il priorato del futuro convento a padre Fray Francisco de Villa Fuerte, incaricato della fondazione religiosa del luogo. Fray Francisco era un esperto missionario e assieme a fratel Miguel de Alvarado riuscì a consolidare ed espandere l'evangelizzazione iniziata dal francescano frate Juan de San Miguel. I due frati avviarono la costruzione della chiesa, del convento e la ristrutturazione dell'ospedale.
Fray Diego de Chávez realizzò la costruzione con l'intervento di Pedro de Toro, grazie a una manodopera tarasca numerosa e molto qualificata. Anche questo complesso rivela la delicatezza e la sontuosità che l'ordine agostiniano impresse ai suoi monasteri, decorandoli con bellissimi dipinti su pareti e volte. L'antico convento, dedicato a Santa María Magdalena, è costituito da una chiesa, un convento, un atrio e un frutteto. La decorazione della facciata della chiesa è in stile plateresco e il suo portale si distingue per le raffinate colonne che simulano candelabri, la sua scultura in pietra che rappresenta una variegata vegetazione, i suoi angeli e cuori in completa armonia, nonché il suo sobrio equilibrio.
Nella vetrata superiore è raffigurata Maria Maddalena che lava i piedi di Gesù e, al centro dell'arco c'è uno scudo con il cuore del Redentore sopra i tre chiodi del Croce incrociata come una stella. Nell'ultimo corpo della facciata una nicchia ospita una scultura di santa Maria Maddalena. Ai lati ci sono due scudi coronati con un diadema indigeno e piume. Nei loro alloggiamenti compaiono alcuni vasi o giare e alcuni pellicani, che si riferiscono al nome del luogo, poiché Cuitzeo in Tarasco significa "luogo di anfore sull'acqua", e agli uccelli che popolavano la laguna. I pellicani, che nutrono i loro pulcini con il proprio sangue materno, sono inoltre il simbolo dello Spirito Santo e della Chiesa Madre.