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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Maestro di CuzcoPITTORI: Maestro di Cuzco
Sant'Agostino
MAESTRO DI CUZCO
1700-1730
Quito, chiesa di san Diego
Sant'Agostino
La raffigurazione di Agostino, che si trova nella chiesa di san Diego a Quito, è opera di un artista sconosciuto, che apparteneva alla scuola pittorica di Cuzco. Il quadro dipinto a olio, risale alla seconda metà del Settecento e costituisce un pannello della struttura del Coro della chiesa che si trova nel convento di san Diego a Quito.
Il coro, con i posti a sedere, si apre su tre i lati, con 16 posti nella parte inferiore e 25 in alto. Gli schienali di san Diego, anzichè i tipici bassorilievi che si riscontrano n quasi tutti gli stalli esistenti, probabilmente a causa della mancanza di risorse, hanno il supporto dipinto pur di non lasciarlo senza alcuna decorazione.
Il convento di San Diego è una antica recoleta dell'ordine francescano, un luogo destinato alla meditazione e alla preghiera. Costituisce la prima recoleta fondata in Ecuador nel 1597 da padre Bartolomé Rubio e la seconda in tutta l'America Latina (la prima è in Perù, quella di Nostra Signora degli Angeli di Lima, a Rímac, fondata nel 1592). L'inizio della sua costruzione risale alla fine del XVI secolo. Nel 1598 la congregazione francescana ottenne l'autorizzazione dal Cabildo di ristrutturare l'edificio sotto la direzione di padre Bartolomé Rubio. Nel Seicento in questo luogo di raccoglimento visse fra Manuel Almeida. Secondo la tradizione, le tele e il crocifisso del convento furono usati da padre Almeida come una scala per uscire alle sue feste notturne. Verso la metà del Settecento il Convento fu completamente ristrutturato con interventi efficaci e artisticamente validi, conservando la solidità dei suoi muri e delle colonne in pietra seicenteschi. I vari spazi del convento sono collegati per mezzo di cortili interni con gallerie formate da archi e portici chiusi ai piani superiori. I corridoi superiori sono illuminati con teatri e lucernario. All'ultimo piano la struttura è in legno e bahareque che è una miscela di canna e fango. I soffitti sono di canna e fango.
La chiesa, dove si trova il coro, è composta da un'unica navata. Vi appaiono diversi stili artistici e architettonici con volte a mezzo punto, volte ondulate e volte a botte. Vi sono conservate diverse pale d'altare e sculture, come quella di San Antonio de Padova prodotta da Bernardo de Legarda nel Settecento, la Madonna di Lourdes, la Virgen del Quinche e la Virgen de la Cloud, Le sue pareti conservano preziose tele con allegorie della passione di Cristo, dell'Assunzione della Vergine Maria e della vita di castità e povertà di santi come San Francisco de Asís e San Diego de Alcalá, patrono del Convento. Le opere manifestano il talento della scuola di Quito del XVII e XVIII secolo.
L'idea di costruire il tempio fu di Fray Bartolomé Rubio, un francescano che fondò l'Ordine Scalzo di San Diego de Alcalá nel 1593. Chiese a Don Marcos de la Plaza, un colono religioso, un piccolo lotto sulle pendici del Pichincha, a ovest di Quito, in un luogo che ai tempi coloniali si chiamava Miraflores. Il colono accettò la petizione e fu così che il 25 giugno 1599 fondarono il Convento di San Diego. Anni dopo, lo stesso colono donò un'altra parte della sua terra per espandere l'edificio. La chiesa si concluse nel 1603 e il convento nel 1625.