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PITTORI: Georg Anton Eberl

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con i santi Nicola da Tolentino e Tommaso da Villanova

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con i santi Nicola da Tolentino e Tommaso da Villanova

 

 

EBERL GEORG ANTON

1721

Vienna, chiesa di san Rocco

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con i santi Nicola da Tolentino e Tommaso da Villanova

 

 

 

Le tre statue che raffigurano Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con i santi Nicola da Tolentino e Tommaso da Villanova sono opera dello scultore Georg Anton Eberl e si trovano sulla facciata della chiesa di san Rocco a Vienna. Nella parte superiore di una catenaria inclusa nel frontone triangolare si trova una statua di S. Agostino, mentre ai suoi lati, a un livello inferiore, sono affiancate le figure di due grandi santi monaci dell'Ordine agostiniano e cioè Tommaso da Villanova e Nicola da Tolentino. Entrambi indossano gli abiti religiosi degli agostiniani che si contraddistinguono per le ampie maniche. Un putto, sulla sinistra, offre ad Agostino un modello della facciata della vecchia chiesa di san Rocco, mentre un secondo putto a destra gli consegna un libro aperto.

I cartigli alla base delle torri riportano tre stelle d'oro, la Stemma della famiglia Neri, in memoria del santo Filippo Neri e del fatto che oggi a occuparsi della parrocchia e della chiesa sono i sacerdoti della congregazione di san Filippo Neri. Nel 1816 esisteva un grande frontone, che oggi ospita un orologio e una rappresentazione di Mosè con una canna montata su un serpente di bronzo.

Fu l'imperatore Ferdinando II a chiamare gli Eremiti Scalzi di sant'Agostino a Vienna. Provenivano da Praga e furono chiamati in città per desiderio della sua seconda moglie Eleonora Gonzaga, la cui famiglia era devota al santo vescovo di Ippona. Il convento e la chiesa vennero costruiti a partire dal 1642 sul sito di una precedente cappella. Durante l'assedio turco di Vienna nel 1683 chiesa e convento vennero bruciati e in parte riutilizzati a servizio militare. Nel 1687 venne pertanto avviata la ricostruzione della chiesa in stile barocco e la facciata, progettata nel 1718-1721, non ha subito da allora cambiamenti di rilievo. La titolazione attuale ai santi Rocco e Sebastiano è alquanto posteriore e risale probabilmente alla seconda metà del Settecento quando l'imperatore Giuseppe II avviò un vasto programma di riforma in ambito ecclesiastico.

Il monastero venne soppresso nel 1812. Due ali del chiostro e la chiesa sono ancora ben conservati. Nel 2000 la chiesa è stata ampiamente rinnovata.

La chiesa, del primo barocco, ha una sola navata con una volta a botte ad archi trasversali e pennacchi. La volta conserva resti di decorazione a stucco sulla fine del XVII secolo.