Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Juan Bautista Erizmendi

PITTORI: Juan Bautista Erizmendi

Sant'Agostino vescovo benedicente

Sant'Agostino vescovo benedicente

 

 

JUAN BAUTISTA ERIZMENDI

1746-1750

Saragozza, chiesa degli Scolopi o di san Tommaso d'Aquino

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

Questa bella statua che ci presenta un giovane Agostino vescovo si trova in una nicchia della facciata della chiesa degli Scolopi o di san Tommaso d'Aquino a Saragozza.

Il santo appare in atto di benedire i fedeli e regge con la mano sinistra un gran libro chiuso. In testa porta una mitra dalle notevoli dimensioni. Il viso del santo è piuttosto giovanile e manca ogni traccia di barba.

Ai suoi piedi scopriamo la struttura di una chiesa.

 

La Chiesa degli Scolopi o chiesa di San Tommaso d'Aquino è una chiesa settecentesca in stile barocco, appartenente alla Scuole Pie. Questa chiesa ha un aspetto simile alla limitrofa chiesa di Santiago, anche se le sue dimensioni sono molto più piccole. In realtà lo stile segue le regole fornite dal Calasanzio, che ha fornite indicazioni anche per i templi di piccole e modeste dimensioni. L'edificio fa parte del Collegio delle Scuole Pie, dove il pittore Francisco de Goya apprese i primi rudimenti scolastici. Dell'originario aspetto restano il cortile e parte del chiostro, mentre gli altri edifici scolastici attuali risalgono alle riforme della metà del XIX secolo e all'inizio del ventesimo secolo.

 

Gli Scolopi arrivarono a Saragozza nel 1731 e a febbraio 1740 hanno aperto le Scuole Pie con l'aiuto dal prelato Thomas Crespo Agüero. La nuova facciata è stata progettata da José de Yarza Echenique. La chiesa fu costruita tra il 1736 e il 1740 su progetto e sotto la direzione di Francisco de Velasco.

La semplice facciata è fiancheggiata da due piccoli campanili ed è decorata con tre statue intorno alla porta. A destra e a sinistra si trovano rispettivamente sant'Agostino e san Tommaso di Villanueva, due santi dell'ordine agostiniano. In alto, sempre entro una nicchia, c'è la statua di san Tommaso d'Aquino, raffigurato come alato medico angelico. Al suo abbellimento hanno partecipato gli scalpellini Erizmendi Juan Bautista e Juan Lopez de Insausti. La pianta è a croce latina con una sola navata. Lo stile è sostanzialmente barocco con numerose pale ai vari altari, tra cui la pala dell'altare maggiore in stile rococò dello scultore Jose Ramirez de Arellano, che ora è sede della Reale Confraternita dell'arresto di Gesù e del dolore della Madre di Dio.

In questo altare spicca il rilievo al centro, che rappresenta un episodio della vita di san Tommaso d'Aquino. In cima a questo rilievo c'è un quadro dell'Immacolata Concezione. Altre figure rappresentano san Paolo a destra, e san Pietro a sinistra: ai lati si possono ammirare due buoni dipinti. Fra le varie statue del corpo centrale si scoprono anche quelle dei quattro dottori della Chiesa latina: da sinistra sant'Agostino, san Gregorio Magno, sant'Ambrogio e san Girolamo che poggiano o su sporgenze (il primo e il quarto) oppure su piedistalli.