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PITTORI: Maestro di Foggia

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI FOGGIA   

1710-1714

Foggia. chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Costruita all'inizio del dodicesimo secolo, la chiesa aveva una primitiva dedicazione a san Leonardo, dato che dipendeva dal monastero di San Leonardo di Siponto. In seguito fu ridedicata a sant'Agostino quando la chiesa fu animata dalla presenza dei monaci agostiniani. Fra il 1597 e il 1599 la chiesa venne ampliata anche per la concomitante 'erezione della confraternita di santa Monica. Purtroppo i bombardamenti nel 1943 la distrussero in parte per cui dovette essere ricostruita nel 1954.. La facciata è in stile barocco ed è decorata con le statue di sant'Agostino, alla sommità, e quelle di san Leonardo e di san Nicola da Tolentino, in due nicchie nella fascia inferiore. La chiesa attuale, dedicata alla Madonna della Cintura e detta volgarmente di S. Agostino, risale al 1714 ed è di forma rettangolare, con abside semicircolare, pur avendo una cappellina a sinistra, tra la sacrestia e il presbiterio.

Il portale, con due colonne di pietra mandorlata del Gargano, presenta due stemmi. Il primo è relativo a Carlo III di Spagna mentre il secondo è quello di monsignor Summantico.

La statua di Agostino raffigura il santo nelle sue tradizionali vesti di Dottore della Chiesa. Originariamente a pianta quadrata, come appare nella relazione redatta nel 1650 dal priore del convento Fra Paraclito Gronda, successivamente, dal 1714, la ricostruzione la trasforma a pianta rettangolare.

All'interno ci contavano sette altari. Nel primo altare a sinistra era appesp un grande dipinto, di autore anonimo, raffigurante la morte di Gesù. Sui due lati dell'abside c'erano due dipinti di autore anonimo, uno dedicato alla Beata Chiara di Montefalco (del XVV secolo), e l'altra a una Santa agostiniana sconosciuta.Altri dipinti su tela presenti avevano come soggetto La Maddalena Penitente (secolo XVII), di ignoto pittore pugliese; una Madonna con il Bambino tra i Santi Agostino e Monica (secolo XVII), di ignoto pittore pugliese, una Madonna con Bambino (secolo XVII), olio su tela, una Elemosina di S. Tommaso da Villanova (secolo XVII), olio su tela, ignoto pittore pugliese, e un ritratto di Sant'Agostino seicentesco di ignoto pittore pugliese. Sono state asportate queste tele: una S. Agnese in carcere, olio su tela, cm. di ignoto pittore pugliese; una Santa Monica, olio su tela, di ignoto pittore pugliese; im S. Ciro, olio su tela, di ignoto pittore pugliese; Altre due tele del pittore foggiano Vincenzo De Mita abbellivano la chiesa: il Battesimo di Sant'Agostino e Sant'Agostino tra i discepoli: purtroppo queste. due opere sono andate perse per la caduta del soffitto nel 1952. Sfortunatamente è andata persa anche una grande tela raffigurante Santa Rita da Cascia, dipinta “per devozione de' Padri” da Matteo Loiacono.