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PITTORI: Giovanni Gottardi

Agostino, Monica e la Madonna della Cintura

Agostino, Monica e la Madonna della Cintura

 

 

GIOVANNI GOTTARDI

1765

Roma, chiesa di S. Agostino

 

Agostino, Monica e la Madonna della Cintura

 

 

 

L'opera di Gottardi, pittore faentino (1733-1812), si trova a Roma. L'episodio riprende una delle tradizioni più care all'ordine agostiniano e cioè il culto alla Madonna della Cintura. L'origine di questa devozione risale probabilmente alle parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il titolo della Madonna della cintura, più propriamente "della consolazione" è specifico dell'Ordine Agostiniano di cui Maria è la Patrona.

Il titolo intende celebrare la sacralità dell'abito nero che i frati agostiniani cingono con la sacra cintura di cuoio. Il culto mariano ambrosiano relativo alla Verginità della Madonna fu raccolto da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, grazie a monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle parrocchie le Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana. Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum.

Grazie all'influsso degli agostiniani, presenti in forze nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 a Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento. Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel quadro la scena risente di queste tradizioni: la Vergine in trono con il Bambino offrono la cintura ad Agostino e Monica, vestiti con le cocolle nere dei monaci agostiniani.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.