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PITTORI: Neve Gottieb

L'Immacolata con i santi Dottori della Chiesae

L'Immacolata con i santi Dottori della Chiesa

 

 

NEVE GOTTIEB

1729

Città del Messico, Museo Nazionale di San Carlos

 

L'Immacolata con i santi Dottori della Chiesa

 

 

 

Neve Gottieb è l'autore di questa stampa che raffigura la Vergine che regge con la mano destra il calice dell'Eucarestia e con la sinistra la Croce di Cristo. Al suo fianco troviamo papa Gregorio Magno, con alle spalle un angelo che regge la croce papale, e san Girolamo in abiti cardinalizi che regge fra le ani un grosso libro. San Gregorio ha una colomba che aleggia sulla sua spalla destra ed è intento a scrivere su un grande libro aperto. Ha deposto ai piedi della Vergine la sua tiara e le chiavi di san Pietro, simbolo della sua dignità di Vicario di Cristo sulla terra.

Nella fascia inferiore troviamo a sinistra sant'Agostino e a destra sant'Ambrogio. Entrambi indossano i paramenti episcopali. Agostino tuttavia non porta in testa la mitra, ma con la mano sinistra offre un cuore ardente. Il santo ha portato la mano destra sul cuore in segno di profonda devozione. Il suo volto ha un aspetto ancora discretamente giovanile con una lunga barba riccioluta. In alto a destra, dietro la croce, si staglia poderosa l'immagine di un edificio religioso, simbolo della Chiesa.

In alto, al centro di una nuvola, spicca la presenza di un triangolo immerso nella luce che sprigiona: è la raffigurazione simbolica della Santa Trinità che vigila su quanto accade nelle discussioni dottrinali dei Dottori della Chiesa.

Questa copia di stampa è conservata presso il Museo Nazionale di San Carlos a Città del Messico, un museo d'arte nazionale messicano dedicato all'arte europea, e misura circa 144 cm in altezza e 81 cm in larghezza. Il museo è ospitato nel Palazzo del Conte di Buenavista, un edificio neoclassico e le sue collezioni ospitano opere di Lucas Cranach il Vecchio, di Parmigianino, Frans Hals, Anthony van Dyck, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Auguste Rodin e altri pittori e scultori europei.

 

La devozione per la Vergine fu un carattere specifico dell'ordine agostiniano. Già Agostino, nei suoi scritti, esaltò le virtù, affermando inseparabile la sua azione da quella di Cristo e proponendola come modello per tutti i credenti. Agostino si fece veicolo di precisi contenuti dottrinari che ebbero lo scopo di confutare le tesi eterodosse diffuse a quei tempi. Agostino ribadì ripetutamente e con chiarezza i concetti della maternità fisica e insieme divina di Maria nonché la sua verginità, che ne fanno il simbolo della Chiesa, nello spirito vergine, per integrità e pietà, e madre nella carità.

L'Immacolata Concezione di Maria è stata proclamata nel 1854 da Papa Pio IX. La storia della devozione per Maria Immacolata ha tuttavia una lunga storia che parte dalle origini della Chiesa stessa. La proclamazione del dogma che come sempre non ha introdotto una novità, ha semplicemente coronato una lunghissima tradizione. Già i Padri della Chiesa d'Oriente, nell'esaltare la Madre di Dio, avevano espresso concezioni e dottrine che la ponevano al di sopra del peccato originale. L'avevano chiamata: "Intemerata, incolpata, bellezza dell'innocenza, più pura degli Angioli, giglio purissimo, germe non-avvelenato, nube più splendida del sole, immacolata ". In Occidente, però, la teoria dell'immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù. Se Maria fosse stata immacolata, se cioè fosse stata concepita da Dio al di fuori della legge dei peccato originale, comune a tutti i figli di Eva, ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si sarebbe potuta più dire universale.

Agostino, pur volendo mantenere Maria lontana quando si tratta di peccato, non può ammettere alcuna salvezza al di fuori di Cristo. Riconduce, pertanto, Maria all'alveo della condizione umana inficiata dalla colpa originale e bisognosa di redenzione affermando che ella sarebbe stata concepita nel peccato per esserne poi subito liberata. Indubbiamente il riferimento alla redenzione è il tema centrale con cui dovrà confrontarsi, d'ora in avanti, la verità dell'Immacolata Concezione.