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Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI GOVERNOLO
1750-1799
Governolo, chiesa di sant'Erasmo
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
La statua che raffigura sant'Agostino si trova nella chiesa parrocchiale di Governolo, che dal 1956 frazione di Roncoferraro. E' il luogo ove si tramanda che passò san Leone Magno Papa e nel 1101 il card. Bernardo di Vallombrosa, il santo Patrono della diocesi di Parma. Matilde di Canossa nel secolo XI fece erigere una delle sei torri di un'ampia fortificazione. Governolo, a partire dal secolo XII si pone come testa di un sistema difensivo di Mantova chiamato Serraglio: una cortina fortificata costituita da canali e fiumi. La Parrocchiale è dedicata a S. Erasmo Vescovo e Martire ed ha come compatrono S. Agostino. Il motivo ha origini storiche e devozionali che originano da due battaglie trecentesche che si sono svolte in zona: la prima risale al 28 agosto 1348 e la seconda al 28 agosto 1397 quando Francesco Gonzaga sconfisse i Visconti proprio a Governolo. Fu un atroce combattimento navale tra l'esercito di Carlo I Malatesta e quello del duca di Milano. Carlo I, difendendo Mantova e passato il Po presso Bondeno, entrò a forza a Governolo e tolse ai ducali il naviglio. Dato che la nobile famiglia Gonzaga era molta devota a S. Agostino, è presumibile far risalire a quell'episodio l'aggiunta del compatrono S. Agostino. Tale compatrono apparirà nelle Visite Pastorali del 1593 (e dal 1647 in poi).
Nel 1848, il 24 aprile e il 18 luglio, Governolo fu teatro anche di due vittoriose battaglie risorgimentali tra piemontesi e austriaci in cui i bersaglieri sconfissero le truppe imperiali. In ricordo fu fondato il Battaglione Governolo dei Bersaglieri dell'esercito.
Costruita tra il 1756 e il 1805 la chiesa sostituisce un precedente edificio demolito ad inizio dell'Ottocento. Della vecchia chiesa rimangono il muro inglobato nella attuale canonica e il campanile tardo gotico che risale al primo Quattrocento (1413-1414). L'attuale chiesa, di gusto tardo barocco, segue il modello della pianta rettangolare a forma cruciforme grazie ai pilastri che creano quattro spazi secondari. Le decorazioni pittoriche, realizzate nel 1891, rappresentano i quattro evangelisti negli spicchi della volta a vela, e gli angeli del paradiso della calotta dell'abside. Nella sagrestia si trova il quadro di Francesco Borgani, datato 1614) che raffigura l'incontro tra papa Leone I e Attila. L'opera, commissionata da Gabriele Bertazzolo, era in origine custodita in un oratorio che sorgeva dove la tradizione tramanda sia avvenuto lo storico incontro. Una copia del quadro, eseguita da Giuseppe Maderna nel 1807, si trova sulla cappella laterale di sinistra. Sempre in sagrestia, un prezioso tabernacolo seicentesco contiene le reliquie di S. Leone Magno, traslate a Governolo nel 1614.
Dalle "Constitutiones synodales" del 1610 risulta che la vicaria foranea di Governolo era costituita dalla parrocchia di Sant'Agostino di Governolo, dalla parrocchia di San Biagio di Casale, dalla parrocchia di San Matteo di Nosedolo, con l'oratorio di Santa Margherita di “La Breda” e l'oratorio di Motta (Constitutiones 1610). La medesima giurisdizione era confermata nel 1770 (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770), nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), nel 1798 (Catalogo 1798) e nel 1817 (Elenco sacerdoti diocesi Mantova, 1817). Nel 1868 la parrocchia di Brede passava alla vicaria di San Benedetto Po e in seguito nell 1967, la Vicaria veniva aggregato al vicariato foraneo n. 5 di San Pio X.
La statua di sant'Agostino ci offre una sua rappresentazione giovanile con folta barba nera sul viso e un atteggiamento benedicente. Il santo indossa gli abiti episcopali con in testa la mirtra eil bastone pastorale nella mano sinistra.