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PITTORI: Maestro maltese

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO MALTESE

1750-1790

Rabat di Gozo, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

 

La statua, che è conservata all'interno di una nicchia, raffigura Agostino nella sua dignità episcopale. Nella mano sinistra il santo regge un cuore e nello stesso tempo trattiene il bastone pastorale. Ai suoi piedi è seduto un bambino con in mano una pergamena e se ne sta seduto sopra alcuni volumi che vogliono simbolicamente ricordare la straordinaria attività di Agostino come scrittore e apologeta.

La data dell'arrivo degli agostiniani a Malta è incerta anche se pare che abbiano stabilito una loro presenza sull'isola solo verso la metà del Trecento. Luigi Torelli OSA nel suo famoso libro Secoli Agostiniani afferma che gli Agostiniani si stabilirono nelle isole nel 1386, dato che in quell'anno un certo fra Francesco di Malta era vicario generale della Sicilia.

Altri storici dell'Ordine agostiniano come Bonaventura Attardi e Parrucca Portelli affermano che il monastero era menzionato già nei registri dell'Ordine nel 1453.

Prima di stabilirsi a Victoria, nota anche come Rabat di Gozo, l'Ordine si era stabilito a Xagħra vicino a una piccola chiesa dedicata a Nostra Signora delle Sette Gioie. La prima citazione del monastero e della chiesa risale al 1435. Un dipinto di sant'Agostino che prega la Madonna circondato da sette angeli, che rappresentano le sette gioie, è ancora presente nel monastero di Victoria e tradizionalmente si ritiene che risalga all'anno 802. E' opinione comune che questo dipinto sia stato portato a Victoria trasferendolo dalla cappella di Xaghra. Nell'ottobre del 1652 papa Innocenzo X ordinò la chiusura sia del monastero che della chiesa. Tuttavia grazie all'intervento del Gran Maestro Giovanni Paolo Lascaris entrambi furono riaperti dopo soli quattro mesi . Nel monastero si conserva ancora oggi un vecchio ritratto del Gran Maestro Lascaris.

Dopo precedenti ampliamenti, nel Seicento la chiesa fu ricostruita e i lavori terminati tra il 1662 e il 1666. La nuova chiesa fu consacrata dal vescovo di Malta Vincenzo Labini nel 1782. Anche il monastero fu ampliato su progetto di Ferdinandu Valletta. I lavori iniziarono nel 1690 e furono terminati entro il 1717.

La pala d'altare della chiesa raffigura Agostino di Ippona, Giovanni Battista e Guglielmo I, duca di Aquitania. Fu dipinta da Mattia Preti nel 1694 e venne pagata da Giovanni Gurgion. Nella chiesa, sotto il terzo altare laterale, è presente il corpo di santa Dionisia fu portato da Roma nel 1836. Anche l'icona della Beata Vergine del Buon Consiglio sull'altare maggiore fu portata da Roma nel 1765.

Quattro grandi statue in pietra dominano l'ingresso della chiesa e del monastero. Rappresentano la Madonna della Cintura, Sant'Agostino, San Tommaso da Villanova e San Nicola da Tolentino. Le statue furono scolpite da Antonio Busuttil e furono erette di fronte alla chiesa nel 1860.