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PITTORI: Francesco Lazzaro Guardi

La Vergine dei Sette Dolori con i Dottori della Chiesa

La Vergine dei Sette Dolori con i Dottori della Chiesa

 

 

GUARDI LAZZARO FRANCESCO

1750-1770

Vienna, Akademie der bildenden Künste

 

La Vergine dei Sette Dolori con i Dottori della Chiesa

 

 

 

La tela di Francesco Guardi ha per soggetto la Vergine trafitta dalle spade dei Sette Dolori. Maria Addolorata o anche Maria Dolorosa, Madonna Addolorata, L'Addolorata oppure Madonna dei sette dolori, dallatino "Mater Dolorosa", è un titolo con cui viene molte volte chiamata ed invocata dai cristiani Maria, la madre di Gesù.

I sette dolori della Vergine, in ordine, sarebbero i seguenti: La Profezia dell'anziano Simeone sul Bambino Gesù, La fuga in Egitto della Sacra famiglia, La perdita del Bambin Gesù nel Tempio, L'incontro di Maria e Gesù lungo la Via Crucis quando Gesù sale al Calvario portando la croce, Maria ai piedi della croce dove Gesù è crocifisso, Maria vede seppellire Gesù nel sepolcro da cui risorgerà dopo tre giorni.

La principali date nella storia di questo culto religoso sono le seguenti: nel 1221 viene costruito nel monastero di Schönau il primo altare dedicato alla Mater Dolorosa, nel 1233 viene fondata la Compagnia di Maria Addolorata, detta anche dei Servi di Maria o dei Serviti, nel 1236 i 5 gaudi e dolori sono diventati 7, nel 1250 i Serviti arrivano in Lombardia e nel 1277 in Germania, nel 1304 c'è l'approvazione della regola dei Servi di Maria, nel XIII-XIV secolo i Servi di Maria tedeschi mettono la celebrazione dei dolori di Maria al sabato Santo e diffondono la liturgia della Compassione di Maria ai piedi della croce. Inizialmente il culto dell'Addolorata è stato diffuso dai Servi di Maria soprattutto nella parte più settentrionale, mentre nella parte più meridionale, allora dominio spagnolo, è stato diffuso soprattutto con il rito dell'Entierro o Cristo Morto.

Nel Trecento si diffuse nell'Europa centrale di lingua tedesca questo nuovo soggetto iconografico, noto con il nome di Vesperbild, dove piccole sculture in legno dipinto, in gesso o in terracotta rappresentano la Madonna seduta che sostiene, sulle proprie gambe, il corpo esanime e irrigidito di Gesù. Dai Vesperbild nacque infatti il tema iconografico, noto col nome di Pietà, che numerosi maestri del XVI secolo dipinsero. La più famosa è senz'altro la Pietà di Michelangelo Buonarroti.

Nella scena immaginata e realizzata da Guardi, la Vergine si trova nell'orizzonte superiore attorniata da santi. Nella fascia inferiore ci sono i Dottori della Chiesa che discutono fra loro, fra cui Agostino che indossa gli abiti episcopali.

 

 

Francesco Lazzaro Guardi

Nasce a Venezia nel 1712, figlio del pittore Domenico Guardi (1678-1716) e di Maria Claudia Pichle. I suoi genitori appartengono alla piccola nobiltà trentina di Mastellina in Val di Sole. Suo padre muore ancora giovane nel 1716 lasciando sola la giovane moglie con i figli Gianantonio, Maria Cecilia, Francesco e Nicolò. E' il primogenito Gianantonio ad ereditare la bottega paterna, mentre la secondogenita Maria Cecilia sposa nel 1719 il grande pittore Giovanni Battista Tiepolo.

Francesco verso il 1735 entra nella bottega di Michele Marieschi, pittore di vedute e di capricci, architetto e quadraturista.

L'artista, diversamente da Canaletto, non tende, nelle sue pitture, a risultati di nitida percezione, ma propone un'interpretazione del dato reale in forma soggettiva ed evocativa. In tal modo realizza immagini di città evanescenti e irreali, raggiungendo talora una sensibilità che potremmo definire pre-romantica, grazie allo sfaldamento delle forme e a malinconiche penombre.

Muore a Venezia nel 1793.