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Agostino consegna la regola alle monache
MAESTRO DI HAGUENAU
1756
Haguenau, Cappella dell'Annunciazione
Agostino consegna la regola alle monache
La pala d'altare raffigura la consegna della regola agostiniana alle monache cosiddette "celesti", dal colore dell'abito indossato. Agostino, appoggiato con le ginocchia su una nuvola, consegna un libro aperto ad una suora che indossa l'abito azzurro scuro con il velo nero in testa. La monaco è inginocchiata ed accoglie con la mano destra il libro che Agostino le porge con la mano destra, mentre con la sinistra fa un gesto che sembra accompagnare il discorso di presentazione della regola.
Agostino indossa i paramenti episcopali con la mitra in testa, mentre il bastone pastorale è deposto a terra e trattenuto da un angioletto che con la sinistra alza un cuore fiammante, tipico simbolo iconografico del santo. Nella fascia superiore assiste alla scena la Sacra Famiglia con il Bambino. La sua presenza ben si accorda con la devozione che ispira la congregazione delle suore "celesti".
La Cappella dell'Annunciazione ad Haguenau, dove si trova la pala, venne consacrata dai penitenti di clausura di Santa Caterina nel 1372, i quali si erano stabiliti in città un anno prima nel 1371. Nella cappella si possono ancora ammirare un dipinto murale quattrocentesco, che raffigura la cacciata dal Paradiso terrestre, l'altare maggiore e gli altari laterali realizzati alla metà del Settecento.
Il luogo dove oggi sorge la Cappella in origine era un beghinaggio dei penitenti di Santa Caterina, patrona della cappella. Nel 1473 la cappella venne riedificata dai pentiti o madelonnette, che furono autorizzati a ricostruirla. I lavori vennero eseguiti probabilmente in quell'anno perché la cappella reca vestigia di affreschi datati 1473 e 1474. Quando nel 1621 le monache della congregazione delle Annociades Celestes ne presero il possesso, la cappella conobbe un rinnovamento e nel 1717 ricostruirono completamente il convento, che divenne rapidamente il più importante di Haguenau, sia come numero di religiosi che come ricchezze fondiarie. La cappella fu restaurata intorno al 1755.
Durante la Rivoluzione francese, le Annonciades Celestes si dispersero e il convento fu acquistato da Jacques Hardel Vilvot, che successivamente lo cedette al Comune nel 1804. Il complesso fu trasformato in collegio, poi liceo maschile prima di diventare l'attuale Collegio Foch. Dopo essere rimasta chiusa per diversi anni, la cappella è stata ristrutturata nel 1998 per ospitare mostre. La struttura della cappella è stata conservata e parte dei mobili è ancora visibile. Assai importante è stata la valorizzazione di un affresco quattrocentesco che ricorda l'episodio biblico dell'Albero della Vita.
Comunità di monache contemplative di voti solenni, la Congregazione della Santissima Annunziata detto delle Celesti fu fondata nel 1604 dalla Beata Madre Maria Vittoria De Fornari Strata, nobildonna genovese. La vocazione monastica della congregazione si ispira alla Regola di sant'Agostino, con una particolare attenzione al mistero dell'incarnazione del Verbo Divino, che apre all'umanità l'era della grazia e dell'amore, rivelato dalla sublime elezione di Maria a collaborare, come madre, all'opera del divino Salvatore. Il riferimento esplicito a questo mistero incoraggia le monache a inserirsi nel progetto di redenzione di Dio, imitando la Vergine nella sua umile disponibilità e totale dedizione al Signore. Le Figlie dell'Annunciazione, hanno il compito di offrire a Dio un incessante sacrificio di lode, adorazione e rendimento di grazie, a nome di tutti gli uomini, per il mistero ineffabile della Redenzione, iniziato con l'Incarnazione e terminato con il mistero pasquale.
La contemplazione è un dono di Dio che non può essere meritato, ma che deve essere chiesto con umiltà, fiducia e insistenza (S. Agostino, Sal 35,14). La fondatrice dell'Ordine, la Beata Madre Maria Vittoria De Fornari Strata, diceva spesso: "Oh! Se potessi girare il mondo gridando sempre: confida in Dio, spera in Dio".
La vocazione dell'Ordine è di tipo contemplativo e missionario. Gli elementi di spiritualità dell'Ordine dell'Annunciata (chiamato Annonciade Celeste) secondo gli scritti di Madre Marie Serafine del monastero di Lione sono l'adorazione del Verbo incarnato, nel mistero dell'Annunciazione sempre presente in mezzo a noi nell'Eucaristia vivendo felicemente nel segreto della vita della Vergine e del suo Divin Figlio e del suo Maestro nella preghiera continua, nella meditazione costante e nel lavoro assiduo a imitazione della Vergine Maria, unendosi a Gesù Cristo come figlie del Padre celeste, sorelle e discepoli di Gesù, nell'intensa attività dello Spirito Santo, nella semplicità di vita e nella fraternità, accogliendo con generosità e speranza le gioie, le sofferenze e portando le croci della vita.
Le "Monache Celesti", dette anche "Turchine" per l'abito colore del cielo, presenti a Roma dal 1676, sono attualmente tredici provenienti da diverse nazioni: Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Filippine. Nel 1995 è stata fondata una nuova comunità a Manila nelle Filippine.
Il Monastero della SS. ma Annunziata di Roma, sorto originariamente nei pressi di S. Maria Maggiore sull'Esquilino fu fondato nel 1676 dalla Venerabile Principessa Donna Camilla Orsini Borghese. Nelle cronache delle Celesti di Roma, vengono riferite 25 grazie miracolose per l'intercessione della Ven. le Principessa Donna Camilla Orsini Borghese, in religione Madre Maria Vittoria Orsini Borghese, tra l'anno 1840 e 1847. Il monastero da lei fondato sull'Esquilino fu soppresso nel 1872. Le sue figlie spirituali, dette le "Celesti" andarono in una casa affittata in Via della Lungara 231, poi nel giugno 1880 passarono in Via S. Agata dei Goti, nel dicembre 1905 in Via Porta Latina 56, e, finalmente, il 1 febbraio 1939 nell'attuale monastero in Via Portuense a Roma.