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Sant'Agostino fra le virtù
ANONIMO DI S. ILARIO
1750-1760
Cremona, chiesa di S. Ilario
Sant'Agostino fra le virtù
Nella figura è rappresentata una medaglia a fresco sulla volta della navata centrale della chiesa di S. Ilario a Cremona, di attribuzione incerta, che raffigura Sant'Agostino fra le virtù e che può essere collocabile fra i primi lavori di decorazione della chiesa e perciò non oltre il 1760.
In alto il Padre e a sinistra il Cristo con la Croce osservano e glorificano la scena centrale dove siedono le Virtù che Agostino guarda assiso sulla destra.
La storia della chiesa di sant'Ilario incomincia nell'anno 1137, quando vennero donati dei terreni, nel rione Città Nova, al vescovo Oberto allo scopo di costruirvi una chiesa dedicata a sant'Ilario.
Nel 1672 la chiesa venne assegnata all'arcivescovo Galeazzo Marascotti, legato pontificio presso il re Carlo II di Spagna, che l'anno dopo la cedette ai frati Eremitani Scalzi dell'Ordine di S. Agostino che la ressero fino al 1792. Questi, però, rinunciarono alla cura d'anime così che il territorio parrocchiale venne smembrato e attribuito alla parrocchie di S. Agata, S. Bassano, S. Apollinare, S. Silvestro, S. Paolo, S. Carlo.
Gli Eremitani la riedificarono secondo propri canoni stilistici e spirituali e, nelle decorazioni, diedero perciò largo spazio alle devozioni tipiche dell'ordine. Ne sono esempio le tre grandi medaglie ad affresco della volta che presentano in successione, dal presbiterio alla porta, Sant'Agostino in gloria, il Redentore che protegge Cremona attorniato da santa Monica e san Nicola da Tolentino, e questo sant'Agostino in compagnia delle Virtù.