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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Maestro d'ItriaPITTORI: Maestro d'Itria
La figura a mezzo busto di Agostino in un riquadro della porta bronzea
MAESTRO D'ITRIA
1745-1750
Trapani, chiesa di Santa Maria dell'Itria
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
In un riquadro della porta bronzea della chiesa di santa Maria dell'Itria a Trapani è raffigurato a mezzo busto l'immagine del volto di Agostino accompagnato dai simboli del libro e del cuore fiammante. In testa il santo porta la mitra, mentre il volto ha un aspetto ieratico con una folta barba che gli scende dalle guance. La presenza di Agostino è legata ala presenza degli agostiniani scalzi in questa chiesa e nell'annesso convento a partire dal primo Seicento.
La chiesa si trova in una delle principali vie del centro storico di Trapani e fu costruita su una chiesa già esistente. Popolarmente è meglio nota come chiesa di S. Rita perché esiste una grande venerazione per questa santa. Nella stessa chiesa sono conservate le reliquie del venerabile Fra Santo di S. Domenico, soprannominato Vito Antonio. Il venerabile Fra Santo nacque a Trapani nel 1655 da Giuseppe di Santo e da Paola Iguali o Berceri. Desiderando una vita spirituale di alto profilo, entrò tra gli Agostiniani Scalzi di Marsala in qualità di fratello converso. Nel 1685 emise la sua professione religiosa col nome di Fra Santo di S. Domenico. Da Marsala tornò a Trapani lavorando per 43 anni nell'ufficio gravoso di questuante. Grazie alle numerose elemosine raccolte, riuscì a far ricostruire la chiesa di S. Maria dell'Itria, sui resti di una chiesa bizantina dedicata a Santa Maria dell'Odigitria già esistente, che gli agostiniani scalzi avevano ottenuto nel 1621 dalla Confraternita di S. Maria dell'Itria insieme alla sagrestia e ad altri locali annessi. Nel 1623 iniziarono i lavori di ampliamento, che si protrassero fino al 1697, su progetto dell’architetto Pietro Lo Castro. La facciata risale al 1745 su progetto di Pietro Castro e si sviluppa su due ordini: nella parte inferiore sono presenti due nicchie, oggi prive di statue, tra colonne corinzie. Nella parte superiore, il secondo ordine è composto da una grande finestra perpendicolare al portone di entrata, e all'interno del timpano, che corona la struttura, si trova lo stemma degli Eremiti di S. Agostino.
Delle due torri campanarie en rimane una sola, ricostruita in tempi recenti. All'interno lo spazio è ornato da una pregevole sequenza di colonne che sottolineano la divisione tra la navata centrale, più alta, ampia e completata da una volta a botte, e le due laterali più piccole. L'abside è impreziosita da un altare in marmo ed una nicchia del Settecento finemente lavorata. Alle pareti si trovano pregevoli dipinti e stucchi.
Il convento, oggi, è sede del Liceo Scientifico.