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PITTORI: Pittore lombardo

Madonna del Carmelo con i santi Agostino, Carlo Borromeo e Andrea

Madonna del Carmelo con i santi Agostino, Carlo Borromeo e Andrea

 

 

PITTORE LOMBARDO

1690-1710

Locatello, chiesa di S. Maria Assunta

 

Madonna del Carmine con Agostino e Santi

 

 

 

Il quadro, di anonimo autore, nasce artisticamente nell'orizzonte culturale e pittorico lombardo fra la fine del Seicento e il primo Settecento. Il soggetto rappresentato è la Madonna del Carmine o del Carmelo con i santi Agostino, Carlo Borromeo e Andrea.

Dipinto con la tecnica olio su tela l'opera misura cm 128x90 e si trova in uno stato di conservazione mediocre. Attualmente è collocato nella chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta a Locatello.

La festa liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo fu istituita per ricordare l'apparizione mariana che sarebbe avvenuta il 16 luglio 1251 a san Simone Stock. On quella occasione la Madonna avrebbe consegnato a Stock uno scapolare e gli avrebbe assicurato notevoli benefici connessi alla sua devozione. Simone Stock era all'epoca priore generale dei carmelitani, che si erano insediati sul monte Carmelo nel XII secolo. La bellezza di questo monte viene celebrata nella Bibbia in diversi passi; su di esso il profeta Elia sfidò e sconfisse i sacerdoti di Baal, e fu qui che, secondo la tradizione, la sacra Famiglia sostò tornando dall'Egitto. La festa del Carmelo si celebra il 16 luglio.

Nella scena la vergine, con in grembo il Bambino Gesù, si rivolge ai tre santi che sono disposti al piano inferiore. Si notano da sinistra sant'Agostino, quindi, centralmente, sant'Andrea, e infine, a destra, in ginocchio, san Carlo Borromeo. Agostino è vestito con i paramenti episcopali e tiene le mani unite in preghiera trattenendo il bastone pastorale. Con il braccio sinistro si appoggia a sostenere in parte il corpo a una specie di mobile. Il viso è espressivo e mostra una forte attenzione a quanto sta accadendo. Di fronte a lui sant'Andrea si appoggia alla croce, simbolo del suo martirio. San Carlo, vestito da cardinale, allarga le braccia ad accogliere il dono della Vergine e del Bambino. L'espressione del suo viso denota una grande fiducia nella Vergine. L'esecuzione dell'opera è piuttosto mediocre, anche se la ricchezza della scena riesce ad avere un suo fascino.

Nella parrocchia di Locatello all'epoca di san Carlo esisteva la scuola del Santissimo Sacramento e la scuola di Santa Maria (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario. Nel sommario redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa aveva sei altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della dottrina cristiana. Entro i confini della parrocchia esisteva un oratorio dedicato a Sant'Antonio di Padova. Nella relazione fatta dal parroco di Locatello in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, viene annotato che la chiesa parrocchiale ha sei altari. Presso il maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al secondo, sotto il titolo del Santo Rosario, era aggregata l’omonima confraternita; al terzo, dedicato alla Vergine Santissima delle Grazie, era istituita la scuola della dottrina cristiana e al quarto, sotto il titolo di San Pietro, era eretta la scuola della Buona Morte.