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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Maestro di MalpasPITTORI: Maestro di Malpas
Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI MALPAS
1728-1750
Malpas, chiesa della Presentazione di Maria
Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
In una nicchia della pala d'altare della chiesa parrocchiale di Malpas si trova questa interessante statua lignea che raffigura sant'Agostino.
La chiesa di Malpas dedicata alla Presentazione di Maria è stata edificata nel 1728, come appare da una iscrizione.
La statua è dipinta in policromia e dorata con foglia d'oro. La nicchia di aspetto rinascimentale con evidenze barocche contiene una statua alta 162 cm che si distende in larghezza per 90 cm. Lo sconosciuto autore di quest'opera ha raffigurato Agostino in una versione di tipo classico, dove il santo indossa i suoi paramenti episcopali con la mitra in testa e il bastone pastorale ben saldo nella mano sinistra.
Il lungo piviale si allarga grazie al movimento ampio delle braccia e mostra gli ulteriori paramenti ecclesiastici. Il volto del santo è ancora giovanile e presenta una fluente barba riccioluta scura che gli scende abbondantemente fino sul petto. Nella mano destra, tenuta ben in alto, il santo regge un cuore fiammante che mostra al fedele.
La statua poggia su un piedistallo che completa la nicchia.
Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?
AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3